martedì 30 novembre 2010

Corso 2010, voce ai protagonisti

Dopo un lungo letargo rieccoci a voi con le nostre speleo avventure, l'occasione è di quelle importanti, ovvero la conclusione del Corso di Primo Livello 2010. come nelle precedenti occasioni, il nostro Corso è stato ricco di belle sorprese e di emozioni ogni volta diverse, sia per coloro che si sono prodigati per far si che l'organizzazione fosse (come sempre) impeccabile, sia per i corsisti.. ormai ex... che hanno vissuto questa esperienza con tanto entusiasmo. Ma leggiamo insieme i loro pensieri, raccolti a caldo, dopo una bellissima domenica nella voragine di Ispinigoli, grotta che ha sancito la chiusura del Corso 2010.

Apre le danze GianMichele "Sono appena rientrato da Ispinigoli, giornata conclusiva del Corso Speleo organizzato dal CSAD, gruppo speleo multietnico che abbraccia la Barbagia di Seulo fino alla bassa Baronia, passando per quell' incantevole paese che è Dorgali.Torno in grotta dopo anni di pausa e l'ho fatto con la voglia di misurarmi un'altra volta con quel vasto mondo sotterraneo, uno dei pochi che riesce ancora a regalare l'emozione della scoperta. Scoprire nuove grotte e nuovi rami corrisponde, oltre ad un accrescimento della conoscenza del patrimonio ipogeo, ad una emozione, che come tale ha la possibilità di manifestarsi solo in determinate condizioni. Ecco perchè son tornato in grotta, per quell'emozione."

Sara "Non esistono parole per descrivee le emozioni vissute in questa incredibile esperienza. Cercare di spiegarle sminuirebbe la grandezza delle emozioni vissute.

Gianfranco L. "Qui ho conosciuto persone bellissime, ho visto cose bellissime, ho apprezzato i vostri sistemi di sicurezza e la serietà di tutti gli Istruttori, Aiuto Istruttori ed affini..Abbiamo un bellissimo teritorio da scoprire, da rispettare e da amare. Ho visto grotte che non immaginavo potessereo esistere. Ringrazio tutti per l'ospitalità che ci avete dato e personalmente per essermi stati vicini quando ho avuto un piccolo infortunio. Grazie de coro po tottu."

Luisa "Una figata!! Troppo felice e soddisfatta di questa esperienza. Ringrazio i nostri bravissimi Istruttori per la pazienza e per tutto ciò che mi hanno insegnato e trasmesso. Ringrazio me stessa per aver partecipato a questo corso che mi ha permesso di affrontare varie mie paure. E chi l'avrebbe mai detto che ce l'avrei fatta!!?? Merito sopratutto di questi meravigliosi membri del CSAD e dei meravigliosi compagni di corso. Ancora grazie a tutti voi!"

Maria Grazia "Meraviglioso! Mi avete dato la possibilità di vincere la paura del vuoto, del buio, dell'ignoto. Voi, cari Istruttori, siete fenomenali, competenti e molto preparati. Riuscite ad infondere sicurezza. Non ci sono parole per ringraziarvi. Il CSAD "V.Mazzella" è un'ottima Scuola di Speleologia e la possibilità che ci avete offerto ci ha permesso di iniziare un nuovo cammino che era nei miei pensieri da un po' di tempo. Grazie di cuore a voi tutti."

Carla "Nella vita non si finisce mai di stupirsi! E' questo che rende la mia vita sempre più interessante e questa esperienza ne è un'ulteriore dimostrazione. Grazie ragazzi per il vostro impegno, per la vostra pazienza ma sopratutto per la vostra passione. Spero di continuare con voi questo cammino anche perchè siete tutti dei gran fighiii !!"

Chicca "Bellissimissima esperienza! Pensavo di non riuscire a superare la paura del buio e del vuoto ma, grazie agli Istruttori che mi hanno trasmesso sicurezza e fiducia, ce l'ho fattaaaa!!! Sono scesa nell'Abisso delle Vergini!!! Grazie a tutti, siete bravissimi, spero di poter frequentare assiduamente... più avanti."

Massimiliano "E' stata un'esperienza molto interessante, visti certi limiti che un po' mi tartassavano, come la paura del vuoto. Mi è servita a convincermi che tali paure si possono superare. Grazie agli Istruttori che con grande semplicità ci hanno fatto vedere cose molto grandi. Speriamo che ci sia una prossima volta!!"

Pietro "Il Corso è stato molto interessante e anche divertente. L'esperienza di esplorare grotte e posti che per me erano sconosciuti è stata molto suggestiva. Ringrazio gli Istruttori per la disponibilità e la pazienza dimostrata durante le lezioni sia pratiche che teoriche. Una critica personale per la scelta degli orari e dei giorni semifestivi o festivi delle lezioni teoriche."

Stefano "Allora... una bellissima esperienza, bella gente, molto disponibile e pazientosa (invidio la vostra pazienza), avete anche un buon metodo di insegnamento, penso che continuerò ad uscire con voi e a imparare bene questa attività. Penso che camperete 100 anni perchè bevete vino!! Grazie a tutti voi!"


Grazie a voi ragazzi, da tutto il CSAD "Vittorio Mazzella"

martedì 29 giugno 2010

Domenica bestiale

E rieccoci qua amici e amiche a raccontarci nuovamente storie e avventure speleologiche.. qualcuno si chiederà il perché di questa lunga assenza da questi schermi..bene..non c’è un motivo, soltanto poltronite da scrittura..ma sul nostro amato campo tutt’altro che poltrire..tanti fine settimana sono stati dedicati agli aspiranti IT e AI per la preparazione dell’esame che poi è stato superato egregiamente da tutti quanti : questi sono i nuovi Istruttori,Gianluca il presidente e Marcello mentre gli Aiuto sono Gianfranco Canu Marilina e Prospero. Abbiamo anche fatto un paio di punte esplorative al nostro cantiere sempre aperto di Nurachi dove si è tentata una risalita in artificiale e controllato qualche buco in esterno nell’attesa che scenda il livello dell’acqua per poter finalmente andare oltre in quelle gallerie viste a settembre scorso. Siccome Nurachi non ci basta si è intrapreso anche un altro lavoro in un altro inghiottitoio dove l’aria fredda non manca, segnale buono..un’altra cosa degna di nota è che all’interno del nostro gruppo abbiamo anche ben due membri del soccorso alpino e speleologico, i Gianfranco, Canu e Fancello che stanno facendo passi da gigante nelle tecniche d’armo. Sul fronte invece della Commissione Regionale Scuole di Speleologia il CSAD ha avuto l’incarico di occuparsi della logistica per il corso di topografia e rilievo svoltasi a Dorgali qualche settimana fa, corso che ha avuto un’affluenza ci circa trenta allievi i quali hanno espresso la piena soddisfazione per la buona riuscita dell’evento.

Ma quello che comunque oggi vi voglio raccontare è della nostra escursione alla sua altezza grotta su Palu. Tutto è iniziato domenica mattina quando, per farmi perdonare dagli altri amici per averli fatti svegliare un’ora prima del solito orario, ho portato loro un vassoio con i croissant di un famoso pasticciere locale. I presenti oltre al sottoscritto stavolta sono Luca, Serena, Canu e Fancello, Prospero. Abbiamo l’onore di accogliere oggi tra di noi un veterano della speleologia spagnola, Jordi con la moglie, del gruppo speleo di Barcellona. Dopo i saluti di rito ci instradiamo alla volta di Teletottes dove dopo la veloce vestizione ci incamminiamo per il breve tragitto a piedi. L’ingresso è semplice da trovare col suo cancello in ferro..che emozione, ne ho sentito parlare così tanto e finalmente è arrivato il giorno di poterla visitare..ci siamo detti, ci voleva lo spagnolo per deciderci ad entrare!! Fancello apre le danze e via via uno dopo l’altro ci si infila nel cunicolo, una decina di metri di corda su diaclasi ed ecco che l’ambiente si fa già grande..il sorriso spunta su ognuno di noi, da il senso di aver a che fare con una grotta speciale..il nostro pensiero ora è trovare il passaggio con acqua che troviamo a circa venti minuti dopo discenderie e sale di crollo con massi enormi..ognuno affronta quel passaggio umido come crede, con muta o senza ma sempre con il sorriso stampato, troppo divertente. Quello che si apre ai nostri occhi poco dopo è uno spettacolo di rara bellezza che ci fa scordar subito i brividi della gelida acqua, colate luccicanti, concrezioni, colonne in ambienti enormi. I nostri occhi sono in estasi. Troviamo il coraggio di andare avanti e poco dopo troviamo il “ milk of the moint “ così il Fancello ci ha descritto quella poltiglia..a me sembrava il residuo delle cave di marmo degli oroseini. Su Palu continua a regalarci emozioni, splendide concrezioni, cannule a volontà e un capello d’angelo lungo più di tre metri, tre metri e dodici secondo l’occhio clinico di qualcuno..tutti increduli per la rara bellezza..il cammino che ci manca sino al lago è la via del fiume e per arrivarci affrontiamo qualche corrimano e un pozzo di dieci metri che scende direttamente su letto del ruscello, troppo bello. L’acqua pare ancor di più gelida, ma itte mi’nd’ importada.. bagnati sino alle palle o alla patata proseguiamo sino al lago..CEEEE, le esclamazioni si sprecano graandisssimoo. Il nostro traguardo è quasi raggiunto, il campo El Alamein, una enorme sala col suolo “morbido” perfetto per chi decide di pernottare per una più lunga permanenza. Approfittiamo per mangiare un boccone e dare due calci al pallone che chi ci ha preceduto ha lasciato.. uno sguardo all’orologio, breve consultazione e decidiamo di rientrare, un passo un po’ più veloce ma non tanto perché la stanchezza inizia a sentirsi.. con poco meno di tre ore ci troviamo al passaggio con acqua e senza pensarci molto come all’andata ci inzuppiamo per bene, qualche spasmo e via verso le corde che portano all’uscita..Fantastica, tutti quanti abbiamo lo stesso giudizio, lo spagnolo Jordi ha trovato la pace dei sensi..arrivati alle macchine necessita foto di gruppo scattata da Teresa, moglie spagnola che per solidarietà è rimasta ad aspettare senza pranzare..unanime la decisione di mangiar la pizza insieme dove brindiamo per la splendida domenica bestiale goduta al massimo.Dopo il digestivo arrivano aìmè pure i saluti con una promessa di volerci rientrare e vedere ancor di più di quello che ci ha maestosamente mostrato oggi sua altezza Su Palu. Un abbraccio a tutti Il baffo Luc

martedì 20 aprile 2010

News a sorpresa...........

Il nostro buon Marcello Moi, è stato autore in quest'ultimo weekend di una interessante scoperta in una grotta del territorio di Oliena, per i più curiosi, non vi resta che contattare Marcello per sapere di che si tratta.....

lunedì 15 marzo 2010

Domenica ecologica a Urzulei

Era da tanto che volevo approfondire la conoscenza del Flumineddu e dei suoi segreti, il “LA” è presto dato da un nostro socio, il Moi che ci ha instillato la curiosità di visitare il Flumineddu e dintorni per conoscere e scoprire ciò che di bello quel sottosuolo nasconde.
Preso da tanto entusiasmo, in riunione propongo una visita vicino al Flumineddu, più che di una visita si tratta di una giornata di scavi...in un inghiottitoio tutto da esplorare. Ma in riunione, oltre a festeggiare il compleanno di Vincenzo, non riusciamo ad andare oltre, ancora tutti devono decidere. Si arriva al sabato pomeriggio, ci sono quattro aspiranti talpe che si fanno avanti:Luca, Tonino, Stefano e il sottoscritto; penso che in 4 si possa lavorare, si fanno due turni…praticamente il minimo sindacale ma va bene, poi forse viene anche Marilina…saremo in 5! Ma un sms alle tre del mattino mi fa capire che Stefano festeggia e non sarà certo dei nostri. Decidiamo di partire lo stesso, siamo rimasti in 3…ite akkimus? Toddimus pisellu?!! Intanto andiamo a Dorgali dove ci aspetta Tonino…
decidiamo che la cosa migliore da fare è farsi un giro, andremo verso Sa Giuntura e poi verso il buco freddo e angusto vicino al Flumineddu. Partenza alle 9, sosta al nuovo bar a Silana,
si prosegue e arriviamo al parcheggio da dove, a 10 minuti si trova Pischina Urthaddala, le foto si sprecano, è bellissimo, scatto un mare di foto quasi a volermi portare un pezzo di quella Sardegna a casa, l’assenza di foschia rende il panorama su Sa Giuntura uno spettacolo.
Verso mezzogiorno decidiamo di spostarci e andiamo verso S’Edera, ci fermiamo a mangiare, oggi è la giornata del Katrekking, capocollo, panino, formaggi e vino, l’acqua era poca e abbiamo deciso di risparmiarla ai momenti di sforzo fisico!! Dopo esserci abbuffati, siamo andati a vedere una sorta di inghiottitoio in cui c’è da spalare del materiale, l’impressione di Luca e Tonino è buona, sembra di stare a Nurachi, anche l’ingresso è simile. Breve giro verso
Sa Rutta ‘e s’Edera... abbiamo visto solo l’ingresso però. Nel pomeriggio siamo tornati verso Dorgali, soddisfatti, diciamo che è stata la giornata delle anteprime…
Sa Giuntura (mancavo da questo posto dal 2001), e S’edera…dopo tanto parlare…è quasi giunta l’ora del fare a breve busseremo a quella porta!! Fare grotta, escursioni ed esplorazioni…è tempo di ricominciare!
Alla prossima
Prospero

domenica 7 marzo 2010

Ricomincia la stagione all’inghiottitoio di Nurachi

Riprendono finalmente i lavori all’inghiottitoio di Nurachi dopo una lunga sosta e le sorprese non si fanno attendere. Ma partiamo dal principio: Improvviso una puntata all’inghiottitoio per provare a rilevare le condotte visitate da Luciano lo scorso Settembre, quando avemmo la fortuna di riuscire ad aprire il passaggio verso il fiume che crediamo essere quello di San Giovanni su Anzu. La voglia di entrare è tantissima, sono passati quasi 6 mesi dall’ultima volta. Viene con me Giovanna dallo Specus di Cagliari e ci avviamo all’ingresso della grotta sabato mattina. Facciamo pochi metri e già mi accorgo che qualcosa è cambiato… la prima discesina è di oltre un metro più profonda, va bé penso, poco male. Qualche problemino per trovare gli appigli giusti ma si scende comunque.
Inizia il passamani delle 4 sacche che dovremo trasportarci fino all’inizio delle condotte. Mi accingo a superare la strettoia creata ed allargata per arrivare più agevolmente all’”antica” zona di scavi e i conti non tornano.. ci accorgiamo che la strettoia non esiste più, al suo posto un comodo passaggio in cui riusciamo a passare quasi in piedi.
Di bene in meglio, sembra anche troppo facile!! Giunti alla depressione che per lungo tempo ci ha visti lavorare contro quintali di fango .. nuova sorpresa!! Il fango è sparito, al suo posto la candida roccia.
Sembrerebbe quasi che la grotta dopo averci fatto tanto penare voglia farsi in qualche modo perdonare, e quale modo migliore se non quello di ripulirci e allargare i passaggi?? Sta di fatto che noi ringraziamo e proseguiamo per il nostro cammino. Giunti alla prima saletta il mio ottimismo va a farsi friggere: il passaggio verso una seconda sala è completamente ostruito da quel fango e da rocce che, con troppa euforia, mi ero convinto si fossero volatilizzati!
Proviamo a scavare un po’ ma dopo una mezzora veniamo a capo della situazione: di li non si passa! Ci guardiamo un po’ in giro e riusciamo ad intravedere uno strettissimo passaggio che porta in basso, sento un po’ d’aria e proviamo ad aprire accanendoci con una grossa roccia che ha avuto la sfortuna di trovare noi sul suo cammino. La frantumiamo, liberiamo il passaggio
e con stupore mi accorgo che siamo riusciti a bypassare l’ostruzione, addirittura velocizzando le manovre rispetto al vecchio percorso. Perfetto! Andiamo. Giunti a “Sala Parto” sistemiamo la corda e ci caliamo per lo stretto pertugio fino ad arrivare alla base delle condotte.
Ormai più niente ci può fermare! Indossiamo le mute e partiamo. Per Giovanna è la prima volta all’interno della zona “nuova” e subito è colpita dalla particolarità di questa grotta, soprattutto se si ripensa su cosa abbiamo sbattuto il muso per troppo tempo. Avanziamo filati, c’è un po’ d’acqua in più del solito ma non è un problema, aiuta a rendere più divertente l’avanzata. È però la giornata delle sorprese, che continuano ad arrivare una dietro l’altra: a metà strada il mio sorriso si spegne, le condotte sifonano!!!
Una mazzata per il nostro morale, speravamo non succedesse ed invece eccoci qua a decidere il da farsi visto che il nostro obbiettivo principale ormai è saltato. Facciamo qualche foto e torniamo indietro per terminare il rilievo di una diramazione di circa 100 metri. Ricordate che parlavo di sorprese? Mica son finite!!! Tiro fuori gli strumenti dal mio barattolo stagno: iniziamo con distanza 2metri, azimut 45, inclinazione……………… non lo sapremo mai! Almeno con quel clinometro visto che… è ROTTO!!! In quel momento immagino la grotta che sghignazza mentre noi mesti mesti raccogliamo i nostri attrezzi e facciamo dietrofront.
Ci vuol ben altro però per toglierci il buonumore, ci accorgiamo che la grotta ha un’ottima acustica e visto che non abbiamo fretta ci improvvisiamo cantanti e ci divertiamo così per un bel po’ a “rovinare” alcune canzoni più o meno famose. Passaggio d’obbligo alla tana del topo che stavolta però non incrociamo
e rientriamo alla base del pozzo in cui dovremo disfarci della muta e riprendere gli attrezzi da risalita, non prima però di aver goduto del tepore di un buon the caldo preparato in loco.
Usciamo dalla grotta abbastanza veloci e stranamente poco infangati, sarà, ma qui a Nurachi non ci siamo abituati a tanta pulizia. Che dire di quest’avventura: innanzi tutto, felici di aver finalmente messo di nuovo piede dentro questa bella grotta, delusi per non aver neanche iniziato i lavori che ci eravamo prefissati ma soddisfatti per esser riusciti comunque a realizzare un nuovo passaggio e per aver avuto l’opportunità di vedere la grotta in modo diverso aiutandoci a capirla un po’ meglio. Ovviamente l’appuntamento è solo rimandato, non tarderemo a ritentare per scoprire e documentare tutte le bellezze che questa grotta nasconde, decisi inoltre a realizzare il sogno: collegarla definitivamente al Sistema di San Giovanni Su Anzu e continuare ancora le scoperte a monte. Grazie a Gio per la compagnia, per le foto e per il ruolo da corista.
A presto, Gianfranco F.

martedì 2 febbraio 2010

CSAD in trasferta per l'esame di AI e IT

Premessa: dopo gli stage di Istruttori di Tecnica e Aiuto Istruttori che si son svolti rispettivamente a Dorgali nel 2008 e a Santadi nel 2009, sapevamo che nel 2010 si sarebbe svolto l'esame per acquisirne la qualifica; il C.E.R. (Comitato Esecutivo Regionale) l'organo deputato, a livello regionale, per conto della C.R.S.S (Commissione Regionale Scuole di Speleologia) della S.S.I (Società Speleologica Italiana) ad organizzare questo appuntamento, questa volta ha puntato su Nebida (CI) e, nel fine settimana appena trascorso, ha organizzato le prove scritte, orali e pratiche per gli aspiranti neo Aiuti e Istruttori.
Dopo questa doverosa premessa i fatti: siamo presenti numerosi, dal venerdì sera con gli aspiranti Aiuti Prospero, Marilina e Gianfranco C. l’aspirante Istruttore Moi, gli “esaminatori” Luciano e Gianfranco F. in dolce compagnia ed infine Luca e Stefania a far compagnia alla truppa. Sabato mattina sotto un mezzo diluvio universale arriva anche il sottoscritto, Gianluca aspirante Istruttore, mentre il pomeriggio ci raggiungono Stefano con Serena.
Sede logistica dell’evento un locale all’ingresso di Nebida, attiguo alle scuole elementari dove si svolgeranno le prove scritte e orali. Siamo numerosi, riconosco tanti volti noti, ne conosco di nuovi, tanta passione ma anche un po’ di tensione animano la vita della sonnolenta frazione marinara. Sbrigate le formalità burocratiche con l’iscrizione, il bravo Mauro Contu, coordinatore regionale del C.E.R., impartisce le disposizioni generali per le prove teoriche di giornata. Come dei bravi scolaretti, raggiungiamo l’edificio scolastico, qualche minuto di attesa e siamo di nuovo seduti sui banchi di scuola…certo da quanto l’abbiamo lasciata noi, qualche capello in più e qualche chilo (avrei detto ruga se fossi stata una signorina..) in meno ci permettevano una seduta più comoda… poco male inizia la prova scritta, si tratta di test a quiz composti da 25 quesiti, diversi per Aiuti e Istruttori, inerenti le tecniche d’armo, la progressione in grotta, i nodi, i materiali, la cartografia e la geologia; abbiamo sessanta minuti di tempo, in realtà basta meno di mezz’ora per consegnare il tutto e aspettare fiduciosi l’esito.
Abbiamo cosi a disposizione un paio d’ore per riposarci, discutere e confrontarci sulle domande del test, ma soprattutto ne approfittiamo per passeggiare lungo la panoramica a picco sul mare; finalmente il tempo è clemente, un pallido sole ci accompagna, la vista del famoso scoglio di Pan di Zucchero di Masua è spettacolare, così come lo sono le onde gigantesche che si infrangono lungo la scogliera, ammiriamo e godiamo di un panorama bellissimo, Nebida, sarà pur lontana dalla nostra amata Dorgali., ma è veramente un bel posto. Dopo un “frugale“ pasto innaffiato, dal buon vino del nostro Prospero lasciamo l’appartementino che funge da base per la nostra trasferta sulcitana, per recarci ad espletare la seconda parte della prova teorica: l’orale, una sorta di interrogazione, come si faceva un tempo a scuola, ognuno di noi passa per le “grinfie” di un gruppo di Istruttori, ognuno dei quali farà domande su argomenti specifici: Cartografia/topografia, Geologia, Armi e Nodi, Organizzazione scuole e pronto Soccorso.
Anche questa incombenza la risolviamo abbastanza velocemente, ci scambiamo pareri e idee, nel complesso siamo soddisfatti, si decide dunque di fare un giro in macchina prima che faccia buio, obiettivo Buggerru e la sua costa. La strada tortuosa, ricca di curve non ci scoraggia, raggiungiamo la nostra meta dopo varie soste”fotografiche” lungo il percorso, puntiamo diritti verso il porto, le onde che si infrangono sui moli o lungo la spiaggia adiacente sono un inno alla forza della natura, noi possiamo soltanto immortalare con le nostre foto queste immagini spettacolari…nel frattempo Stefano e Serena ci hanno raggiunto, rapidi saluti e subito dietro front e ritorno a Nebida con puntata intermedia a Cala Domestica, dove il fortissimo vento di maestrale rende l’aria gelida e ci induce ad una veloce ritirata.
Il programma serale prevedeva la cena nel locale che la mattina fungeva da base operativa, solo due parole su menù e servizio che è stata l’unica nota stonata di questa due giorni.
Concludiamo la serata con la preparazione delle attrezzature per l’indomani, la sera è fredda, di notte verrà giù un altro mezzo diluvio arricchito anche da una grandinata…
La domenica mattina ritrovo al solito bar, colazione e partenza verso la località di Corongiu de mari ad Iglesias, è qui che si svolgeranno le prove pratiche. La giornata trascorrerà con l’alternanza di pioggerelline leggere intervallate da un timido sole con la costante presenza di un’aria pungente. La zona è un brulichio di tute rosse e non, spari più o meno isolati ci ricordano che è anche giornata di caccia, speriamo di non essere scambiati per dei piccioni da impallinare…. Dopo esserci adeguatamente preparati, il bravo Mauro C. ci dà le indicazioni di massima e l’ordine per le diverse prove: ci sono quattro corde per gli Aiuti e due per le prove di disgaggio per gli Istruttori che, a loro volta dovranno provvedere a effettuare le prove d’armo nella Grotta del Lago e nella Torpado.
Marilina per l’ennesima volta funge da cavia nella mia prova di autosoccorso, nel frattempo Prospero e Canu e successivamente la stessa Mari svolgono (perfettamente) la loro prova…un po’ di attesa e poi anche il sottoscritto viene chiamato per la prova d’armo…mi ritrovo all’ingresso della grotta del lago, un pozzo iniziale di non so quanti metri, all’esterno c’è il materiale necessario per l’attrezzamento, scelgo la corda, sacca d’armi, chincaglieria varia e attrezzo, spiego i vari passaggi e le mie scelte, tempo un’ora e finisco tutto, compreso il disarmo del pozzo e la restituzione dell’attrezzatura….
Adesso posso dire che è veramente finita, credo, non è presunzione ma consapevolezza, che l’esame nel complesso sia andato bene, sono soddisfatto così come lo sono per le loro prove Prospero, Gianfranco, Mari e Marcello.
Rientrato alla base, decidiamo la partenza, un falso allarme parla di nevicata a Nuoro, dobbiamo affrontare il viaggio di ritorno e la possibile presenza di neve in strada ci spaventa un po’, salutiamo tutti e ci incamminiamo verso il rientro, non senza aver fatto un ultimo spuntino a metà strada a base di moddizzosu e casu….
In conclusione di questo intenso fine settimana un ringraziamento di cuore a tutti i componenti del gruppo, in particolare a Luciano e Gianfranco Z. che ci hanno dedicato tanto tempo sia per le prove in parete che per la parte teorica… mi scuserete se faccio, un ulteriore ringraziamento a titolo, personale alle “cavie” che di volta in volta si son prestate nelle prove di autosoccorso, in primis Marilina, Serena, Prospero, Stefano ecc..
L’ultima doverosa considerazione all’organizzazione: BRAVI TUTTI, però una tiratina d’orecchi per la scelta della data, non si poteva fare in un periodo meno freddo ???
Alla prossima, Gianluca Serra

mercoledì 20 gennaio 2010

Chiediamo scusa ai nostri lettori per la prolungata
assenza di post sul nostro Blog.
Tra due settimane si svolgerà l'esame per la qualifica
di IT e AI e molti di noi sono impegnati sia nella
sua organizzazione e sia nel prepararsi per
superare tale esame, quindi tutte i weekend
fino al 30-31 Gennaio sono assorbiti da
questo impegno. Anche noi non vediamo l'ora di riprendere
a scrivere delle nostre avventure speleo, abbiate fede,
torneremo prestissimo!!!