domenica 22 febbraio 2009

PROVE TECNICHE AL TUTTAVISTA


In vista del prossimo Stage per Aiuto Istruttori
in programma a Santadi il 14 e 15 Marzo, ci siamo presi
un sabato pomeriggio per fare alcune prove di tecnica su corda
per coloro che si presenteranno allo Stage come allievi (Prospero e Gianfranco C.)
e chi si presenterà come Istruttore (me e Luciano).
L’occasione era ghiotta anche per Luca, Silvia e Damiano..
un po’ di ripasso non fa mai male!

Meta di questo sabato di tecnica non è la parete di San Giovanni ma,
su consiglio del Canu, ci ritroviamo sul monte Tuttavista
per valutare la possibilità di attrezzare alcune discese
in una bella serie di pareti. Dopo aver deciso che si può fare
mi metto l’imbrago.. pardon.. provo a metterlo..
quella di comprare un’imbragatura che non regola
non è stata una buona idea visto che il mio girovita
non è molto stabile ultimamente. Senza farmi notare troppo
riesco a chiudere lo strumento di tortura e come il mio collega
Luciano sono pronto ad attrezzare.
Una volta che le discese son pronte tocca ai nostri ragazzi

fare su e giù sulle corde, tra frazionamenti,
salti del nodo e cambi attrezzi, sulle calate c’è un gran traffico..
gente che sale, gente che scende,
così il pomeriggio scorre veloce e al calar del sole non resta
che raccogliere il materiale e assaggiare il buon vino
portato da Luca. Per tutto il pomeriggio ci ha fatto compagnia
un simpatico cagnolino, l’invisibile Tex penserete.. no no..
era Golia, carinissimo cagnolino di Damiano.
La serata la passiamo ad Orosei, recuperando con gli interessi
quelle 4 calorie bruciate nel pomeriggio, davanti a un ‘ottima pizza.
.. con buona pace del mio girovita!

A presto
Gianfranco F.

domenica 15 febbraio 2009

La Speleologia nelle Scuole

Ha preso il via Venerdì 13 Febbraio il progetto di collaborazione
con le Scuole Medie Inferiori di Dorgali voluto dal nostro Gruppo.
La nostra proposta inviata qualche mese prima ha trovato entusiasti i
docenti che con noi hanno programmato alcune iniziative per
avvicinare i ragazzi non solo alla Speleologia ma alla conoscenza,
valorizzazione e rispetto del nostro ambiente.
Ci siamo ritrovati io (Gianfranco F.), Gianluca e Alice
nell’auditorium di Via Lamarmora davanti a quattro classi di ragazzi.
Dopo una presentazione da parte del nostro Presidente
che ha accennato alle attività e le finalità del Gruppo,
si è partiti con la proiezione di due DVD didattici
che ben si adattavano all’età media dei circa 80 ragazzi che
contro ogni mia aspettativa hanno seguito il tutto
con molto interesse e al termine dei filmati
non ci hanno fatto mancare diverse domande di vario genere.
Ciò significa che siamo riusciti nell’intento di incuriosirli
con le nostre parole, foto e filmati.
Il nostro progetto non si limita però alla proiezione di venerdì,
infatti i ragazzi presenti potranno partecipare ad alcune
escursioni in grotta seguiti dai nostri soci e da alcuni docenti stessi.
La prima escursione, a cui ne seguiranno altre tre
tra Marzo e Maggio, si svolgerà sabato 28 Febbraio
in una delle varie grotte piane, non turistiche,
del territorio dorgalese.
Visto l’interesse dimostrato durante la proiezione dovremo
prepararci a rispondere a una gran quantità di domande
da parte dei ragazzi quando si troveranno di fronte alle meraviglie
che abbiamo cercato di far vedere loro.

Chissà che tra loro non si nascondano coloro che,
tra qualche anno, continueranno le nostre attività.
È ciò che noi ci auguriamo e quel che abbiamo visto venerdì
non fa che accrescere le nostre speranze.

A presto
Gianfranco F.


martedì 10 febbraio 2009

Gorropu-Su Bentu tutta una tirata

PRIMA PARTE…GORROPU

Il week end appena trascorso è stato ancora una volta
targato CSAD & Specus, una due giorni che ci ha visti
organizzare un trekking (sabato) e un doppio ingresso
in grotta a su Bentu. I protagonisti di sabato alla Gola di Gorropu


sono Giovanna, Carlo, Paolo e Jenny dello Specus,
io (Gianfranco F.) e il mio compaesano Cicci.
La partenza di sabato mattina è stata in forse fino all’ultimo
a causa delle nuvole minacciose ma alla fine partiamo.
Grazie al fuoristrada di Cicci stavolta non siamo costretti
a guadare il fiume e devo dire che la cosa non mi dispiace proprio.
Lasciamo la macchina poco oltre il fantasma
del ponte di S’Abba Arva e proseguiamo a piedi
per un paio d’ore non disdegnando qualche sosta
per immortalare un paesaggio magnifico, profondamente cambiato
dalle ultime alluvioni ma sempre ricco di fascino.
L’ingresso della gola è sempre spettacolare col suo laghetto

di acqua limpidissima, proseguiamo all’interno tra massi,
alte pareti e dopo poco la pioggia che ci costringe
a riparare sotto un grottone.
Giusto per non stare con le mani in mano ne approfittiamo per mangiare,
si sa, a stomaco vuoto non si può camminare.

Il tempo di riempire lo stomaco e la pioggia cessa
consentendoci di inoltrarci ancora fino al punto più stretto della gola, li alzando lo sguardo l’attento Cicci scorge ben tre aquile che volteggiano altissime sopra di noi, spettacolari!

Ma il tempo scorre inesorabile e non vogliamo camminare sul calcare bagnato al buio quindi recuperato Paolo che non si rassegnava a tornare indietro..


si riparte per tornare alla macchina. Pochi minuti
di camminata ed ecco che torna la pioggia
ma ormai siamo in ballo e continuiamo il nostro cammino
finche non raggiungiamo il fuoristrada che ci riporterà
in paese dove potremo gustare una buona birra
al caldo della sede. Trekking non pesante
per prepararci alla domenica e ai traversi di Su Bentu,
ma questa è un'altra storia e lascio la penna a Carlo
.




SECONDA PARTE…TRAVERSI A SU BENTU

Ancora un altro gemellaggio tra SPECUS e C.S.A.D
Il meritato riposo concessoci dopo il trekking
della giornata precedente viene bruscamente
interrotto da un sinfonia di sveglie, 6.30!
è l'ora di abbandonare il calduccio della sede per prepararsi
ad affrontare Su Bentu.
Dopo aver fatto colazione e consumato il rito della vestizione
carichiamo la macchina e ci avviamo verso il territorio di Oliena.
Arrivati a destinazione ci infiliamo velocemente
l'imbrago e guadagniamo l'ingresso della grotta.
Per me (Carlo), Giovanna, Jenny, e Paolo
è l'iniziazione ai traversi de Su Bentu.
Siamo elettrizzati all'idea e ci affidiamo alla nostra guida,
il sempre ottimo Gianfranco F., che mentre attrezza
ci regala un'interessante e proficua lezione su nodi e armi.
Iniziamo! Per ora tutto bene, il gruppo è compatto
ma qualcuno di noi non sa ancora cosa lo aspetta...
Ci siamo iniziano i famigerati traversi.
Dopo una breve introduzione sulle convenzioni da usare
sul “libera!” ci si “allongia” e si pedala.
Obiettivo Campo Chessa. Gianfranco ci fa da apripista,
seguito da Giovanna, Paolo, Jenny e me.
Si inizia a camminare, la grotta è da togliere il fiato,
da una parte è maestosa dall'altra temibile
visto l'altezza che ci separa dal fondo.
Mentre mi godo compiaciuto questa cattedrale di calcare,
davanti a me succedono le cose più diverse.
Gianfranco e Giovanna procedono divertiti e spediti,
le loro risate sono intervallate dal silenzio solo nei passaggi più tecnici,
ma chi li ferma quei due!.

Paolo maledice il giorno in cui ha deciso di affrontare questa prova.
E' più forte di lui, agganciato a quel cavetto d'acciaio
non si sente proprio a suo agio, fosse per lui
lo trancerebbe e tornerebbe indietro. “Ma quanto manca?”
continua a ripetere suscitando le nostre risa.
Jenny invece ci conferma quello che già avevamo
visto in altre escursioni. E' una tosta!
Lasciatasi alle spalle quell'iniziale sensazione di disagio,
che solo un cavo d'acciaio che
ti separa da un volo di qualche decina di metri sa dare.
La sento scherzare e ridere e se prima la sua paura
erano i passaggi più impegnativi ora la sua
preoccupazione è solo una. “Porca puzzola
mi sono dimenticata il moddizzosu in macchina,
nooooooo e adesso!!”.
In effetti questo è un duro colpo per
il morale della squadra.
Sopratutto perché la fame si fa sentire.
Ma la nostra guida sa il fatto suo...
Dopo averci portato alla grande curva e stabilito
che ce la siamo presa troppo comoda,
si torna indietro e si apparecchia. Eccolo allora
che su due piedi mette in scena una pantomima sul fatto
che non si può mangiare del companatico senza pane e,
dopo averci fatto credere che ci si doveva accontentare,
ci stupisce.
Tira fuori dalla sacca ben quattro moddizzosu
impastati dalle abili mani della madre.
Dio benedica quella donna!! Spettacolare.
Dopo esserci rifocillati e aver placato la sete con del cannonau
riprendiamo la via del ritorno.
Il rientro è spezzato solo dalle maledizioni di Paolo che,
proprio sui traversi non ci si trova, e dalle nostre risate.
ripercorriamo tutta la strada a ritroso e ci prepariamo
a uscire dalla grotta. Qui mi aspetta una piacevole sorpresa,
mi viene chiesto di disarmare. E' la mia prima volta.
Accetto con entusiasmo e benché
il lavoro non sia niente di particolarmente impegnativo ho modo
di assistere a un'altra lezione del nostro guru dorgalese.
Ottimo penso ho proprio chiuso in bellezza.


Una volta fuori ci si ripulisce e via verso la sede del C.S.A.D.
Ci aspetta uno spuntino, si raccattano le cose, è il momento di salutare
a malincuore si deve tornare a casa.
Che dire
Complimenti a Gianfranco per l'organizzazione e per la capacità
di trasmettere passione e conoscenza per il mondo delle grotte.
Mitico!! E complimenti ai miei compagni di avventura.
Alla prossima.
Carlo



TERZA PARTE….PROVE D’ARMO A SU BENTU

Finalmente…volevo proprio tornarci a Su Bentu…
il mio primo ingresso in questa grotta era stato proprio
ad Ottobre 2008 in occasione del corso speleo di primo livello.
E’ così che questa domenica ho avuto l’occasione anche di scegliere...

A. Su Bentu con Gianfranco Z. e gli amici dello Specus…
loro faranno i corrimano fino a Campo Chessa…

sicuramente c’era da divertirsi…però c’è un problema…

Zorvinu sentenzia:”Alle 8 ingresso
in grotta!” ma io sabato sera devo andare ad una cena di “lavoro”...

(tipica cena-spuntino con gli amici Baroniesi!),
e so di finire tardi!

B. Su Bentu in compagnia di Luciano, Gianluca S.

e Gianfranco C., naturalmente sempre in ottima compagnia, posso carpire qualche nozione d’armo,

(scopo dell’uscita), con anche il vantaggio che l’ingresso
è sempre alle 8 ma in sede CSAD...mooolto bene!!!
Partiamo da Dorgali verso le 9 direzione Oliena…Su Bentu.


All’arrivo al parcheggio di Sa Oche durante la vestizione da speleo
ci accorgiamo che il clima non è proprio il massimo …
c’è un freddo che non mi fa rimpiangere di aver indossato dei pantacalze…oggi prevedo lungheattese durante la lezione d’armo che terrà il nostro Luciano.
Bene...fatto il breve trekking di avvicinamento all’ingresso della grotta,
il nostro Gianluca inizia ad attrezzare l’ingresso con tanto di corrimano, frazionamento e via giù nel primo pozzo, poi è il turno di Gianfranco C.,

nel frattempo io osservo critico e infreddolito..c’è un vento..
sembra di stare in moto…
Fatto il primo pozzo ci appropinquiamo alla spiaggetta dove si trova la statua e dopo un breve spuntino pieghiamo a sinistra prima dei corrimano per attrezzare una discenderia e preparare la calata verso
i laghetti…ma qui il freddo pungente preso all’ingresso de “Su Bentu” “stende” prima Gianluca e poi Gianfranco (il Canu aveva forzato un po’ su una strettoia la scorsa domenica…), ma piano piano si attrezza e si va giù…giretto verso i laghetti…visti dall’alto e poi si ritorna indietro.
Arrivati al parcheggio breve pausa merenda e via
a Dorgali per un caffè…da Ciro.
Bene anche stavolta è andata…a parte il freddo è stata una bella giornata…certo sembriamo dei freezer tanto freddo abbiamo preso…peccato che i miei compagni non erano in formissima..neanche io del resto ero al top…tutti avremo gradito la presenza degli assenti..uno per tutti il mio omonimo Tonino..:-)

peccato anche per
il mancato incontro con gli speleologi del primo gruppo ..
io sono per il “più siamo è meglio!”..
naturalmente tutta gente selezionata…ma le occasioni si sa..
non mancano…sicuramente il Zorvinu
ne sta pensando qualche altra delle SUE……Sa….Sa Sua!!
Arrivederci alla proxx….a presto!!
Prospero
PS: avete capito no?! Ho scelto l’opzione B!!

lunedì 2 febbraio 2009

SOS JOCOS…VA CHE ROBA!!

Anche il weekend appena trascorso ci ha visti entrare
a Sos Jocos ma per due escursioni totalmente diverse.
La prima, sabato pomeriggio ha visto me
(Gianfranco F.) e Daniele, accompagnare
i tre nuovi acquisti del gruppo a fare il loro
primo giro in grotta. Si trattava di Alice, Itria
e direttamente da Vicenza il neo dorgalese Alberto.


Sono le 16 di sabato e siamo pronti all’ingresso della grotta,
piccola spiegazione sul funzionamento del casco,
vestizione (più o meno varia) e via, si entra
attraverso il piccolo cancelletto.
Subito nella prima sala ci attende un nutrito numero di pipistrelli,
“Ostrega” !!!
ad occhio e croce sono una cinquantina.


Mi diverto, soprattutto nei primi metri di grotta, a studiare
le reazioni dei novelli speleo. Sembrano cavarsela,
si prosegue. Il ramo che decido di percorrere
è quello solito che porta verso la congiunzione con le acque
di San Giovanni su Anzu ma complice la mancanza di tempo
valuto la possibilità di non percorrerlo per intero, infatti


dopo alcuni bei passaggi in cui sviolino le mie quattro nozioni
di geologia tra eccentriche, stalattiti e colate,
ci fermiamo davanti alla famigerata “buca delle lettere”,
c’è chi vorrebbe affrontare la strettoia e chi no,
per la fortuna di quest’ultimo decido di fare dietro front..


stavolta non ho proprio il tempo. Lì consumiamo le nostre scorte
di cioccolato e pian piano prendiamo la via del rientro.
Prima di uscire però penso di fare una capatina ai rami di destra,
per dare un occhiata ai resti umani presenti in una delle salette,
la curiosità dei ragazzi/e è tanta, dovrò documentarmi
meglio su questi resti. Quando usciamo ormai è buio,


il tempo di rimetterci in sesto e si torna in sede dove
il bravo Daniele ci offre un bel bicchiere di vino..
diventerà almeno istruttore se continua così..

Il programma della domenica invece prevedeva delle prove
di attrezzamento a su Bentu ma tanto per cambiare.. piove!
Ci presentiamo in sede io, Gianfranco C., Prospero e Luciano.
Per motivi tecnici (chiamiamoli così) non possiamo andare a su Bentu,
così ci lascia Luciano e si aggrega il nostro Marcello Moi,
insieme decidiamo di andare al Rifugio Sos Jocos per tentare
una congiunzione tra due rami che sembrano molto vicini tra loro.
I tentativi non portano novità e quindi ci spostiamo verso
i rami di sinistra per vedere alcuni punti in fase di.. lavorazione..


Ci metto poco a non capirci più niente in questo labirinto di cunicoli,
salette e strettoie, in più grazie alla pioggia la grotta
è completamente cambiata rispetto alla sera prima,
c’è un forte stillicidio e l’umidità rende problematico documentare
con fotografie ciò che stiamo vedendo, ci provo
per un po’ ma l’obbiettivo perennemente bagnato
mi spinge a rinunciare. Non rinunciamo però ad andare avanti,
tra risalite sul fango, strettoie che mi fanno dannare
(accidenti alle lasagne!) vediamo degli ambienti molto belli,
ricchi di concrezioni varie e passaggi particolari.
Quello stecchino di Marcello va avanti mentre io per stargli dietro


in quei cunicoli devo dar fondo alla mia esperienza
e l’esperienza mi dice.. dietaa!!!
Il Canu è in vena di prove e si cimenta in una strettoia impossibile
che tale rimane ma apprezzo la voglia del mio omonimo.
Prospero più cauto segue tranquillamente finchè
dopo un girar vorticoso ci ritroviamo finalmente nel ramo principale.
Da li uscire è un attimo. Il pranzo in sede ci aspetta… altro che dieta!
Che dire.. Sos Jocos è sempre una garanzia,
purtroppo quest’inverno di piogge ci costringe più volte
a riparare in questa cavità che comunque non è mai noiosa,
con la sua miriade di diramazioni ogni volta è sempre diversa e interessante.


Alla prossima
Gianfranco F.