lunedì 29 giugno 2009

Nurachi, il sogno ora è realtà!


Erano mesi che dicevo a me stesso e ai compagni del CSAD
che Nurachi non avrebbe portato nessun risultato concreto
perché troppo lavoro, troppo sudore è stato messo
per liberare questo inghiottitoio senza avere nessun minimo
risultato che mi portasse ad essere ottimista..
Poi da sabato e sopratutto da ieri tutto
è cambiato improvvisamente...è strana la vita..
prima pensi una cosa poi di botto (è il caso di dirlo),
succede qualcosa e quelle che sono le tue convinzioni
più ferree cadono giù ...dentro uno stretto pozzetto...
porta di ingresso verso un sogno per me fino
a venerdì quasi impossibile...
Tutto é iniziato sabato
con una bella squadretta
(ca##o non mi ricordo chi eravamo) che porta a termine

un lavoro di disostruzione certosino su un pozzo
che promette bene anche se tira poca aria;
cerchiamo di convincere il masso che é ora di farci passare con le buone
(punta e mazzitta) ma lui non ne vuol sapere;

rimandiamo il tutto alla domenica ripromettendoci di usare mezzi più convincenti;

detto fatto domenica siamo ancora li sia pure in versione ridotta:

Serena; Gianluca S;
Gianfranco F; Luciano e me; la new entry Serena


ci da l’ impulso giusto per convincere il masso maledetto
a cedere alla nostra curiosità

L'operazione riesce e intravediamo uno stretto pozzo verticale di 13 metri.

in un batter d'occhio armiamo e mettiamo una corda.


Luciano mi lascia l'onore di passare per primo ma
il passaggio è veramente stretto e cedo volentieri il passo a lui..

che passa con non poca fatica....si scende!!!


io lo seguo a ruota. su rimangono Serena e Gianfranco F.
il quale provvede a bonificare il passaggio.
Nel frattempo il presidente ci abbandona senza calarsi nel pozzo.

OK siamo io e Luciano che tolti gli attrezzi scompare
alla mia vista dentro una bella galleria allagata, è bellissimo,


cammino in solitudine seguendo un placido fiumiciattolo
( sarà direzione San Giovanni, sarà un altro sistema??),


mentre cammino, dopo aver incontrato Luciano che non sta
nella pelle dall'emozione, perlustriamo alcuni punti


interessanti tra cui un cunicolo dove tira aria, poi arriviamo
alla parte terminale della galleria dove un semi sifone
sbarra la strada.. ma penso che sia possibile superarlo
in qualche maniera...ci sarà molto lavoro da fare,
e da tirar fuori dall'armadio le mute di ordinanza !!!
poco male la squadra disostruzione CSAD, è ormai rodata:


NURACHI TI AVREMO TUTTA!!!

Ringrazio tutti quelli
che con grande sacrificio hanno collaborato
a questa scoperta!!!!......il sogno continua

a presto

Gianfranco Canu

domenica 21 giugno 2009

Inghiottitoio di Nurachi..... DAI CHE CI SIAMO!!!


Emozionante domenica quella trascorsa
all’inghiottitoio di Nurachi per il continuo degli infiniti
lavori di disostruzione. Appuntamento in sede come al solito,
oggi siamo un bel gruppetto, ci sono io (Gianfranco F.),
Gianluca, Serena, Vincenzo, Silvia, Tonino,
Gianfranco C., Prospero e Luca. La giornata è ventosa e fresca,
ci avviciniamo all’inghiottitoio decisi a fare
più lavoro possibile. Oggi è la prima volta per Serena e Silvia
che non sanno cosa attenderà le loro tute..
soprattutto quella di Silvia che è ancora immacolata!
Tempo di preparare le solite carrucole, secchi di ogni misura
e ovviamente i vari attrezzi del mestiere e si scende giù a scavare.


La zona è ormai definita, una depressione su cui ci siamo
fissati dopo aver provato inutilmente in altre zone della cavità.
Inizio io sul punto più estremo, così come avevamo
lasciato l’ultima volta, c’è ancora tanto fango e ci metto
un attimo a ridurmi in uno stato pietoso. Con me c’è
Gianluca e poco più su Vincenzo che oggi è più che mai deciso
a farci venire il mal di testa. I lavori partono bene,


la posizione non è molto comoda ma riusciamo a portar su
un discreto numero di secchi. A un certo punto però la catena rallenta..
sono più interessato da un punto ben preciso in cui sto lavorando,
lì il fango è decisamente più bagnato, ne sposto un po’ e
inizio a togliere alcuni sassi che a dispetto del punto
sono completamente puliti…. La cosa si fa interessante,
discuto con Gianluca e capiamo che forse stiamo per superare
quel tappo che da troppo tempo frustra le nostre ambizioni.
Mi giro verso di lui.. secondo me siamo sul punto esatto..
Gianluca ne conviene. Nel frattempo però il mio turno
di scavi è terminato, sono stanco e cedo il posto agli altri,
passa una mezzora e mentre mi trovo all’esterno della grotta
vengo richiamato subito all’interno.
Non mi faccio pregare e arrivato al “cantiere”, Vincenzo e Luca
mi fanno vedere cos’è successo negli ultimi minuti.
Proseguendo sullo stesso punto hanno aperto un varco,


ci si può infilare completamente dentro, un cunicolo
discendente di circa 2 metri che termina
in un leggero restringimento. Quello che vediamo più in fondo
è un ambiente più ampio, ancora più giù, in cui posso
notare i massi levigati dallo scorrere dell’acqua!


Sembrerebbe un corridoio! Ovviamente l’euforia è tanta
ma prima di continuare a forzare ci concentriamo
sulla messa in sicurezza del tratto antecedente che è instabile
e sull’allargamento del cunicolo. Non so se la grotta
ha gradito questa nostra nuova intrusione, sta di fatto
che nel momento in cui realizziamo di aver forse trovato la chiave..
scoppia il diluvio. Lavorare in queste condizioni diventa
proibitivo e siamo costretti a battere in ritirata.
Torniamo sotto la pioggia battente fino alle macchine
per rientrare poi in sede in cui la meritata birra suggella
una giornata in cui Nurachi ha pensato bene di
cominciare a concedersi. Che dire.. incrociamo le dita,
ovviamente la speranza è di tornare il prossimo weekend
e non credo sarà difficile trovare qualcuno nel gruppo
che abbia voglia di infangarsi un po’ pur di vedere
cosa ci attende oltre quel cunicolo.
La squadra ha lavorato bene, sia i “giovani” che chi come
me e Gianluca ormai conosce Nurachi come le proprie tasche.
Ora non ci resta che continuare e raccogliere (si spera)
i frutti di tanta tanta tanta fatica!
A prestissimo,
Gianfranco Fancello

lunedì 15 giugno 2009

Speleo a lezione di Geologia


Un altro week end è trascorso, quest’ultimo lo abbiamo
passato tutti insieme, con ragazzi e ragazze arrivati/e
da tutta la Sardegna in occasione del Corso di
Geologia di Secondo Livello organizzato dal CRSS
in collaborazione col nostro gruppo che nell’occasione
ha curato la logistica dell’evento. I problemi organizzativi
non sono mancati ma siamo riusciti a risolverli tutti
garantendo un ottimo livello alle lezioni che i relatori hanno
esposto ai 23 interessati ragazzi che per 2 giorni ci hanno
seguiti in questa avventura geologica.
Personalmente non ho potuto seguire più di tanto le lezioni


ma chi lo ha fatto è rimasto soddisfatto e questo è un buon
motivo di orgoglio. Si è cominciato sabato mattina con le lezioni
curate da Alberto Muntoni e Francesco Murgia, si è continuato,
dopo un lauto pranzo, ancora con Francesco Murgia,
Daniela Pani e Nicola Ibba. Argomenti interessantissimi quelli affrontati,
tra cui Geologia Regionale, Idrogeologia e
Tecniche Speleologiche di Remote Sensing.


Per la serata avevamo in programma una cena in agriturismo
e tutti insieme abbiamo avuto modo, tra una portata
e un bicchiere di buon vino, di continuare la socializzazione
che è alla base della nuova speleologia in cui le
antipatiche barriere che venivano create tra i vari gruppi
sono ormai abbattute e hanno lasciato il posto alla collaborazione
e al divertimento tutti insieme. La serata scorre così
veloce ed ormai è tempo di andare, ho sonno..


La mattina di domenica abbiamo tutti appuntamento a Cala Gonone
per continuare le lezioni sul campo, tra basalti e calcari,
tra fossili e faglie. Scegliamo come punto strategico


la strada che porta verso Buchi Arta, all’altezza
della Codula di Fuili. È li che le due Daniela,
al secolo Daniela Pani e Daniela Ibba, ci traghettano verso
i punti più caratteristici in cui possiamo toccare con mano
ciò di cui si è parlato il giorno prima. Ma fa caldo.. troppo caldo,
io ormai sto evaporando e non vedo l’ora di tornare indietro.


Quando ormai è ora di pranzo torniamo indietro
e all’ombra di grandi querce stupende
cominciamo a banchettare. Come al solito non vedo
insalate ma salsicce di ogni forma e genere, vino, birra… ecc…
adoro la speleologia!!!!
Nel mentre Mauro Contu ha già distribuito gli attestati
di partecipazione e non ci resta che scendere a Cala Gonone
a bere una birra fresca. Tempo di saluti e via,
per concludere un bellissimo weekend tutti insieme,
come piace a noi.
A presto.
Gianfranco Fancello

domenica 7 giugno 2009

Weekend di pratica

Inizia sabato pomeriggio il nostro weekend tra
corde e moschettoni. Appuntamento al Monte Tuttavista,
da Dorgali parto io (Gianfranco F.), Serena e Luciano.
Da Orosei invece il mio omonimo Gianfranco C.
L’idea è di far provare un po’ di corde a Serena nelle
belle pareti che dovremo attrezzare e di dare un’occhiata
a un simpatico ponte tibetano che è stato da poco
piazzato poco più su. C’è anche voglia di provarlo
ma il vento è forte e non siamo molto convinti….
Infatti torniamo alle nostre pareti dove la brava Serena
prende sempre più confidenza con le varie manovre
seguita dai due Gianfranco. Addirittura oggi riesce
a chiamare il Croll in modo giusto,
lasciando a casa il più improbabile “Plonge”…


Il nuovo gioiellino del gruppo si comporta bene,
è pronta per Su Bentu, grotta scelta per la domenica.
Siamo: io, Serena, Gianluca, Gianfranco C.,
Luca, Damiano, Prospero e Marilina.
Oggi vogliamo scendere ai laghetti, nessuno di loro
c’è mai arrivato quindi l’occasione è ghiotta per fargli
vedere qualcosa di nuovo. Saremo soli? Manco per idea..
arrivati al piazzale sottostante vedo le auto di alcuni
speleo Sassaresi, le guide del posto mi dicono che son dentro
dal sabato.. beati loro! Mentre ci prepariamo arrivano
altre macchine.. è lo Speleo Club Oristanese!
A questo punto penso proprio che la calata del primo vento
assomiglierà molto a una tangenziale! E così è infatti,


attrezzo una delle tre calate (la prima più comoda
me l’ha fregata Sassari) mentre la restante tocca ad Oristano
e giù verso il buio di questa stupenda grotta.
Tutto procede bene, uno dietro l’altro andiamo giù e ci
avviciniamo alla spiaggietta che tante volte mi ha visto consumare
“leggerissimi” pranzi sotterranei. Ma oggi non ho tempo,
ci sono le calate verso i laghi da attrezzare, inizio io e poi
lascio la palla mooolto volentieri al duo Canu-Serra che


attrezza il resto della calata molto bene. Seguo i più indecisi
nei frazionamenti più ostici e tutti quanti arriviamo
alla base dei salti. Li, anziché riecheggiare il silenzio della grotta,
mi riempie le orecchie il lamento di Damiano che
insistentemente ci ricorda che è ora di pranzo e non vede
l’ora di consumare qualcosa di serio.
A sentirlo sembrerebbe sul punto di svenire!


Ma da bastardo dentro… non mi impietosisco e la discesa continua.
La zona che raggiungiamo è bellissima, pareti levigate
dalla forza delle acque, vaschette e laghetti di acqua cristallina,
tutto bellissimo e le foto si sprecano!


Riusciamo addirittura a dimenticarci del fatto che ormai
sono le 14 e Damiano sta spirando, se non mangia subito
uno di noi verrà di sicuro azzannato!!
Risaliamo verso una zona più asciutta e li inizia il banchetto.
Vedo uscire dai tubolari un po’ di tutto..
vedo tornare dentro i tubolari.. molto meno!!
Forse abbiamo mangiato troppo!! Anche stavolta!
Mentre alcuni si occupano di disarmare, noi altri iniziano
le ultime risalite verso l’ingresso, ultime attenzioni
verso le manovre di Serena e non ci resta che uscire
per festeggiare la sua prima grotta con corde!
Chissà che non si decida ora ad offrire un po’ di
buon tiramisù in sede per la prossima riunione!
Bellissimo weekend, ottima la compagnia
e l’ingresso nella stupenda Su Bentu.


A presto
Gianfranco Fancello

sabato 6 giugno 2009

Oratorio S.Giacomo e C.S.A.D. a Gorropu

Il 2 Giugno 2009 è una data decisamente da ricordare,
perché ha luogo la prima vera ufficiale uscita
del neo Oratorio San Giacomo, aperto dal
vice parroco di Orosei Don Stefano Paba.
In questa giornata di festa, educatori e ragazzi,
decidono di andare a visitare la straordinaria
Gola di Gorropu, accompagnati
dal C.S.A.D. V. Mazzella di Dorgali.

La partenza è alle ore 7:30 dalla piazza di "Sas Animas"
davanti all'Oratorio, da li circa 40 persone tra educatori
e ragazzi partono con alcuni mezzi per raggiungere la zona
di "Su ponte de S’ Abba arva" nella vallata
di Oddoene a Dorgali, punto di partenza del trekking
che dopo circa 2 ore porterà il gruppo dentro il canyon.

Il tempo non è dei migliori, infatti, ad accogliere
il gruppo c'è una fastidiosa pioggerellina che però
non riesce a spegnere l'entusiasmo e il brivido di una
avventura che segnerà l'inizio di qualcosa di più
di una semplice uscita! Durante il tragitto i ragazzi si
divertono a fare foto e ammirano gli stupendi paesaggi,
che si aprono lungo stradine ricoperte da alberi secolari
e ruscelli che scivolano su rocce calcaree
incredibilmente candide. Verso le 12.30 si arriva all'entrata

della gola dove il gruppo si ferma ad azzannare un panino
e godersi un po’ di riposo. Finito il pranzo al sacco
si riparte e il gruppo si inoltra all'interno della gola.....
un immenso movimento di roccia che lascia senza fiato,
ti si blocca il respiro mentre guardi in alto e non riesci
quasi a distinguere le cime degli altissimi costoni
di roccia che ti circondano! Appena dentro la gola
un gruppetto inizia dei canti accompagnati dal suono di
una chitarra e tra risa e divertimento arriva l'ora di andare....

prima di partire però, don Stefano richiama e invita
tutti a formare un cerchio in una larga "spiaggietta"
e dopo aver ringraziato tutti personalmente invita il gruppo
a ringraziare il Signore con una piccola ma grande preghiera.
Si riprende la camminata per il ritorno e a metà strada
alcuni ragazzi, incuranti del vento fresco,
decidono di fare il bagno nelle limpide acque del
rio Flumineddu che ci accompagna lungo la strada.
Si arriva finalmente alle macchine. La stanchezza nei visi
di tutti è "oscurata" dai sorrisi e dalla soddisfazione
di essere riusciti a raggruppare tanti giovani in una
splendida giornata di festa all'insegna del divertimento
a contatto con le meraviglie della nostra terra!


Ringraziamo il Signore per questa bellissima giornata,
speriamo sia la prima di tantissime altre iniziative
da vivere con gioia, speriamo di crescere ancora
invitando tutti voi a farne parte,
perché è solo con voi che continueremo a crescere.

Francesco Flore