martedì 23 settembre 2008

Prima di Corso…. SA SUA!


Ieri è stata la mia prima uscita da “aspirante speleologa”,
ho potuto finalmente visitare una grotta in maniera seria.
La giornata è iniziata con sveglia quasi all’alba,
poi in macchina direzione Oliena,
previa breve tappa a Dorgali
ad ASPETTARE i ritardatari…
La grotta visitata è quella di Sos Troccos
(Voragine di Tiscali)
e prevede un trekking di avvicinamento
facile di circa 20 minuti
Fino a quel momento confesso
che la mia esperienza di grotte
si limitava ad alcune super turistiche e super comode
che avevo avuto modo di visitare
con tutti i confort possibili.
Ogni volta comunque c’era stata la sorpresa
di fronte alla bellezza di questo mondo tutto speciale
che piccole gocce d’acqua possono creare.

Questa sorpresa c’è stata anche ieri
insieme a quella di scoprire che strisciare nel fango
non è poi così terribile
o che addentrarsi in un cunicolo stretto stretto,
incubo degli incubi fino a ieri, non è poi cosi tremendo.
Questi disagi sono superabilissimi di fronte alla possibilità
di vedere dei capolavori della natura: stalattiti stalagmiti..ecc…
Sicuramente non posso esprimere giudizi di confronto,
questi li rimando alle prossime grotte che visiterò.
Per quanto mi riguarda la giudico difficile
perché a livello psicologico ho affrontato l’impatto
con una realtà nuova e sconosciuta
a cui associavo timori e paure che poi
si sono rivelate superabilissime.
Per ora mi limito a dire che è stata una bella esperienza
e che vedere il “vero” buio per la prima volta nella mia vita
è stata una grande emozione difficile da descrivere.
Questo per quanto riguarda la grotta…
poi ad un certo punto verso le 2 siamo usciti…
C’era il sole ..non ricordo altro ..a forse si !!
C’era Gianfranco che mi versava un bicchiere di vino,
buon vino baroniese, salsiccia che cuoceva nel barbecue
e un maiale che si aggirava vicino a noi…
poi c’erano dei cani che abbaiavano…
e tante risate.

Alla prossima.

Silvia

Labirinto Lovettecannas


Per sabato 20 il programma prevede l’ingresso
alla Grotta di Lovettecannas in territorio di Baunei.

I partecipanti siamo :
io (Gianfranco F.) Gianfranco Canu, Marilina, Luciano
e con noi gli amici dello Specus di Cagliari.

Partenza da Dorgali che il sole è bello alto ormai
e ci dirigiamo verso il punto concordato per l’incontro.

Arriviamo un po’ presto e ne approfittiamo per fare colazione :
cioccolato e cannonau…
Prima che i nostri compagni d’avventura ci raggiungano,
incrociamo gli amici del Giovanni Spano
che si fermano non so se per il piacere di vederci
o solamente attirati da quella bottiglia di vino.

Nel frattempo lo Specus arriva e ai bordi della strada
si crea un mini-raduno speleologico.

Pochi minuti tutti insieme e si riparte in direzione della grotta
che raggiungiamo non senza difficoltà.

Quando varchiamo l’ingresso è già l’una…


ma di buona lena ci addentriamo tutti nei passaggi
di questa grotta che promette un buon dislivello totale
nonostante non si utilizzino le attrezzature per corda.


Dopo qualche giro a vuoto nei primi saloni,
riusciamo a trovare finalmente il passaggio giusto
e con più convinzione andiamo sempre più giù.




La grotta è molto bella, finche non ci accolgono
alcuni cunicoli bagnati che mi risultano poco piacevoli
visto che ne esco fradicio,
ai miei compagni di viaggio comunque non va meglio
(piccola soddisfazione personale…bastardo dentro proprio..).

Dopo questi passaggi la grotta si allarga
finalmente svelando ai nostri occhi bellissime sale
con tantissime concrezioni che ci lasciano a bocca aperta.

Si arriva fino alla Sala dei Crepacci,
a -150m dall’ingresso e visto che il tempo a disposizione
è poco si decide di rientrare.


Il passo è decisamente più veloce dell’andata
visto che riusciamo a trovare i passaggi con più facilità.


Poco meno di 2 ore e tutti siamo all’esterno,
ansiosi di toglierci la tuta ancora bagnata.

A rincuorarci c’è comunque un bel sole
e ovviamente un bel bicchiere di cannonau
(non manca neanche una buona birra fresca).

Il tempo di rimettere tutto a posto e si riparte per Dorgali,
il programma prevede ancora una pizza in sede.

Considerazioni: la grotta è bellissima,
ci torneremo sicuramente per farla tutta.


La compagnia come sempre ottima,
sicuramente ci saranno altre occasioni per altre belle escursioni insieme.


A presto,
Gianfranco F.

lunedì 8 settembre 2008

Prove a VPF


Per la felicità del nostro Marcello Moi,
anche noi cominciamo ad avvicinarci alla realtà
di quel Sistema carsico nel Flumineddu
che tante soddisfazioni sta regalando.

Questa volta siamo io (Gianfranco F.), Marilina,
Gianluca The President e Luciano.

Partiamo col solito ritardo che sono le 7:30 del mattino,
la strada verso il Flumineddu è lunga
e la guida sportiva di Luciano,
sugli sterrati che ci porteranno in prossimità della grotta,
ci impedisce di riaddormentarci.
Il trekking che segue di avvicinamento è abbastanza leggero,
salvo l’ultimo tratto in forte discesa che mette
a dura prova le ginocchia
(in quel momento penso già a quando dovrò risalirlo..).
Arrivati all’ingresso della grotta ci fermiamo a riposare
e ad abituarci alla temperatura che troveremo li dentro,
infatti l’aria che fuoriesce dall’ingresso è piuttosto fredda,
soprattutto se paragonata a quella esterna
che sicuramente supera i 30 gradi.



I primi metri di grotta sono caratterizzati da varie discenderie
e piccolissime calate su ambienti stretti e poco agevoli.
e già qualcuno si chiede se non era meglio una giornata in spiaggia!
Però si va avanti fino a quando ci si affaccia
alle prime discese vere e proprie su corda.






Dal punto di vista prettamente geologico
la grotta è interessantissima, la nostra futura geologa
è al settimo cielo davanti a queste meraviglie,
in più i vari salti che si susseguono sono sempre più belli
e ci attirano sempre più verso il basso.
Come una calamita veniamo attratti sempre più giù
ma ai -180 metri, dopo una rapida consultazione
decidiamo di iniziare la risalita,



piacevole e spettacolare per quasi tutta la sua altezza,
un po’ meno (come all’andata) nell’ultimo tratto vicino all’ingresso,
ma anche li ce la caviamo con i soliti lividi post-grotta.

Lo scopo della escursione non era comunque continuare
i lavori ma fare un primo tratto della grotta
per iniziare a conoscerla visto che c’è la voglia
in futuro di dare una mano a coloro che da tempo
con tanti sacrifici stanno portando avanti le esplorazioni.


Sicuramente non abbiamo visto la parte più bella della grotta,
ci saranno sicuramente altre occasioni
e spero di averne presto la possibilità.
Giornata molto bella, come sempre in ottima compagnia.



Menzione particolare a Marilina
che dopo un anno dal suo incidente di Su Bentu
torna a riassaporare con più tranquillità le emozioni
che solo le “vere” grotte regalano.

Bentornata !




Gianfranco F.