mercoledì 31 dicembre 2008

BUON 2009 A TUTTI

È stato un anno ricco di soddisfazioni
per il CSAD
quello che si è appena concluso,
abbiamo vissuto tante avventure
che grazie al blog abbiamo cercato
di condividere con tutti voi che ci avete seguiti,
ci siamo infangati più volte
nell’inghiottitoio di Nurachi,
giornate intere passate a scavare
tra massi e fango,
decisi però a non mollare.
Abbiamo potuto godere dei sorrisi
e dell’entusiasmo dei bambini
che con noi sono entrati
in grotta per scoprirne le meraviglie.
Abbiamo partecipato a modo nostro sia
al Raduno nazionale che Regionale,
organizzato un bellissimo
Corso di Primo Livello
e curato la logistica di
uno Stage di Secondo Livello,
ci siamo goduti alcune belle calate
come il Golghetto,
la Voragine di Tiscali e il VPF,
senza dimenticare la bellissima Ispinigoli.
Impossibile racchiudere in poche righe
le 74 escursioni organizzate nel 2008,
per gran parte in grotta
ma non sono mancati i trekking
nelle zone più belle del Supramonte
e i vari canyon della zona.
Abbiamo condiviso queste avventure
con tanti speleologi e non,
di tanti altri gruppi non solo sardi,
sempre in allegria e con passione,
e a tutti auguriamo un felice 2009…
come sempre.. a modo nostro…

domenica 28 dicembre 2008

RIFUGIO “SOS JOCOS”

Con il maltempo che ormai non ci abbandona,
portare a termine le escursioni programmate il giovedì diventa difficile
ed ecco che arriva, come al solito, in nostro soccorso
la grotta più gettonata in queste occasioni: Sos Jocos!


Con l’ingresso a 5 metri dalle macchine è la grotta ideale
per chi come noi non aveva voglia
di affrontare avvicinamenti sotto la pioggia.
Ed anche questa domenica eccoci ancora qui,
io (Gianfranco F.), Silvia,
Prospero e Gianluca.
La sorpresa è che non siamo gli unici
ad aver avuto la stessa idea, contemporaneamente a noi
arriva un gruppo formato dallo Speleo Club Nuoro
insieme ad alcuni elementi del Gruppo Grotte Nuorese.
Saluti di rito, bicchierino di vino che ovviamente non rifiuto
anche se sono solo le nove e mezza del mattino e via..
ci addentriamo nella grotta.
Il gruppo di Nuoro si divide, alcuni entrano
dall’ingresso principale, altri da uno secondario
e noi nel mezzo, da un altro “creato” tempo fa da noi stessi.
La grotta appare bella come sempre,
con un copioso stillicidio che all’inizio ci entusiasma
ma che a lungo andare.. con l’infradiciarsi delle nostre tute..
ci diventerà meno simpatico.
Infatti decidiamo di infilarci in tutto ciò che ancora
non conosciamo di questa grotta-labirinto ma
si fa presto a ricoprirci interamente di acqua e fango!
Ogni tanto incrociamo qua e la qualche nostro collega,
intenti anche loro a cercar di capire il susseguirsi
dei vari ambienti che ci si trova ad ammirare.
A un certo punto anche noi ci dividiamo,

io e Silvia da un lato,
Prospero e Gianluca dall’altro.
Forse non è stata una scelta felice la mia di spostarmi
verso i rami di sinistra, infatti tra cunicoli infangati
e meandri fradici, delle nostre tute
non si riconosce più neanche il colore.
Avanziamo finchè ci è possibile ed infine
decidiamo di ripiegare, ricongiungendoci agli altri
che nel frattempo hanno avuto più fortuna con il fango…
ma neanche tanta mi sa..
Continuare in quelle condizioni mi sembra esagerato
e decidiamo (nessuna opposizione) di riprendere la via dell’uscita.
Che dire di sos Jocos.. meno male che c’è!
Non è la prima volta che ripieghiamo su questa bella grotta
quando le condizioni sono avverse per le altre.
Come sempre ottima compagnia.
A presto
Gianfranco F.

lunedì 22 dicembre 2008

ISPINIGOLI CHE PASSIONE


Ancora un lungo weekend ricco di emozioni
quello appena trascorso in compagnia
nuovamente dello Specus di Cagliari.
Il programma per sabato prevede la discesa
della Voragine di Ispinigoli,
da sempre meta delle nostre più belle escursioni.
Come al solito quando si organizza questa discesa,
il numero dei partecipanti è elevato,
segno che Ispinigoli appassiona tutti,
sia che si tratti di speleo freschi di Corso
che di “anziani” con anni di esperienza.
Ciò ci spinge a creare due gruppi ben distinti,
per evitare inutili ingorghi.
Il primo gruppo è guidato da Luciano e Gianfranco C.,
che dovranno attrezzare la calata
e spingersi in profondità nel Ramo dei Torinesi,
il secondo gruppo invece, guidato dal sottoscritto
dovrà effettuare fotografie in un'altra zona.
Si inizia sabato mattina e i due gruppi entrano
con un distacco di un paio d’ore
così da non intralciarsi a vicenda. Tutto procede bene,
le discese si susseguono una dietro l’altra,
al nostro arrivo, del primo gruppo non vi è traccia,
segno che anche loro sono andati bene e
si dirigono spediti verso la loro meta.
Il mio gruppo è assai numeroso
(siamo io, Prospero, Marilina e Vicenzo
insieme ad altri 8 amici Specus)
e quindi una volta che alcuni
hanno raggiunto la base, decidiamo
di dividerci per poter accompagnare
prima possibile Vincenzo che scalpita
per poter fare le foto.
Metto a capo del nuovo terzo gruppo Marilina
che però non è molto convinta di ricordare
la strada per poi raggiungerci,
bisogna risolvere subito il problema.
Giovanna scherzando mi dice di lasciar loro
delle tracce con le bucce di alcuni mandarini
che ci siamo appena mangiati, si ride un po’
ma poi…. Penso: perché no!
Ed è così che come Pollicino partiamo lasciando
dietro di noi le tracce che consentono a Marilina
di raggiungerci senza difficoltà!
Per chi si chiedesse che fine hanno fatto
quelle bucce: prontamente recuperate, tranquilli.
Tutti quanti all’arrivo nel ramo scelto
restano a bocca aperta,
la quantità e varietà di eccentriche e concrezioni
varie non ha eguali, sarà la decima volta
che ci vado ma la pelle d’oca
è sempre quella della prima.
Purtroppo quando ci si diverte il tempo scorre veloce
e arriva il momento di rientrare.
Vincenzo non è ancora soddisfatto
e decidiamo di separarci. Prospero e Marilina rimarranno
con lui e usciranno poi al ritorno del gruppo di Luciano
mentre io apro le danze con maniglia e croll
per portare all’esterno tutti gli altri.
La serata continua nella tenuta di campagna
di Enrico tra vino, salsicce e tante altre
leccornie e come al solito nessuno si tira indietro.
Nella tarda mattinata di domenica lo Specus parte
ma restano con me i miei fedeli Giovanna e Carlo
con cui organizzo un trekking veloce verso Suttaterra.
La giornata è splendida, il panorama mozzafiato,
passiamo alcune ore di pace e tranquillità immersi nella natura
finchè non arriva il momento dei saluti.
Ma non è ancora finita….
La sera mi aspetta la Festa di Natale che il CSAD
organizza ogni anno e anche li si continua
con tanto divertimento e vino.. vino.. vino
oltre all’immancabile moddizzosu e tanto altro ancora.
Come sempre questa passione con tutte le
sue sfaccettature mi da tanto, ci divertiamo
sempre tantissimo e questo weekend non
è stato da meno dei precedenti.

Alle prossime avventure.. ovviamente prestissimo…

Gianfranco F.

lunedì 15 dicembre 2008

SI TORNA AL FLUMINEDDU


Ed eccoci per la seconda domenica consecutiva al Flumineddu
per continuare l’opera di disostruzione
sul fondo della Voragine già visitata
dai miei colleghi scavatori lo scorso weekend.
La giornata è fredda e promette qualche precipitazione
ma la curiosità di scoprire qualcosa di interessante
è più forte della paura del freddo e quindi via.. si parte.
Siamo in 6: io(Gianfranco F.), Prospero, Daniele,
Vincenzo, Gianfranco C., Gianluca.
Che non sarà una giornata calda si vede dalla neve


che sul bordo della strada ci accompagna sin da Campu Oddeu,
ma si sa, i muli son testardi e quindi continuiamo
finchè non arriviamo a destinazione.
Ci si divide il materiale sia per attrezzare la calata di circa 30 mt


della voragine e sia i soliti vari utensili
che ci permetteranno di scavare.
L’avvicinamento a piedi è breve, 10 minuti circa,
tutti belli imbacuccati giungiamo ai bordi del pozzo
e velocemente ci prepariamo per la discesa.


Oggi lascio (molto volentieri) l’incombenza
dell’attrezzamento a Gianluca mentre il bravo Canu
controlla che chi segue il Presidente non combini danni
durante le manovre sulle corde.


Io aspetto pazientemente il mio turno e quando finalmente arriva
mi affretto a scendere per sfuggire alla morsa del freddo
che si fa sempre più pungente.
La discesa è gradevole, sarà il fatto che piano piano
i miei arti riacquistano la dovuta sensibilità,
mi piace e raggiungo gli altri.
L’ultimo a scendere è il mio omonimo
e una volta toccato il fondo iniziamo i lavori di disostruzione.


Tutto procede bene e il livello continua ad abbassare
finchè non mi vedo costretto a piantare un tassello
per fissare una carrucola che ci consentirà di tirar
su il secchio più agevolmente.


La paura di qualche nevicata e la consapevolezza
di non dover rischiare fa si che
dopo un fugace pranzo, consumato nelle posizioni
più disparate e disperate,
si inizi con la trafila delle pedalate per la risalita


. Per fortuna la temuta neve non arriva
e riusciamo a tornare alle macchine tranquillamente,
ormai è buio e riprendiamo la strada per il rientro…
ma le avventure non sono finite,
infatti la macchina di Daniele pensa bene di fare le bizze
e ogni tanto dobbiamo fermarci
per far raffreddare il motore,
per nostra fortuna durante una di queste soste
quando ormai il nevischio comincia a scendere,
troviamo ben nascosta in macchina
una bottiglia di mirto, certo,
sappiamo bene che non ci riscalderà…
ma provateci voi a dire di no a un bicchiere di mirto…


Considerazioni: i lavori procedono spediti,
speriamo di trovare presto la possibilità di proseguire..
le potenzialità della zona sono ormai note a tutti….quindi…..


…..A presto
Gianfranco F.

mercoledì 10 dicembre 2008

QUELLA SPORCA DOZZINA....

..…così si è conclusa la nostra domenica in grotta
ancora una volta in compagnia dello Specus di Cagliari,
ma andiamo con ordine:
tutto è iniziato venerdì notte con l’arrivo dei primi due
(Giovanna e Carlo) con i quali il giorno dopo
ho fatto un bel trekking dalle parti di Toddeitto
fino all’ingresso de “Sa Rutta ‘e Mundanu”,
giornata stupenda quella che ci ha fatto da cornice
con una vista mozzafiato su tutto il Golfo di Orosei.
Felici e soddisfatti torniamo alla Sede
(che per tre giorni sarà la nostra casa…)
e aspettiamo l’arrivo del resto della truppa.
Con loro domenica organizziamo la discesa a Nurra Leone,
60mt di calata spezzettata da ben 6 frazionamenti
più o meno agevoli,
(ragazzi.. io ci ho provato ad attrezzarli in modo semplice…).
Tocca al sottoscritto l’incombenza di attrezzare la discesa
e come Babbo Natale porta giù lungo il camino
il sacco con i doni.. io mi appendo il tubolare
con filata la corda da 100 mt, moschettoni a gò gò,
piastrine, anelli, fettucce, cordini, staffe ecc…
più che Babbo sembro più un Albero di Natale!!
Mi danno una grossa mano i mie due fidi scudieri Giovanna e Carlo
che carichi di materiale mi seguono lungo la miriade
di frazionamenti che via via preparo,
finchè tutti e tre non raggiungiamo il fondo.
Lì aspettiamo che l’orda barbarica ci raggiunga schiamazzante
e uno dopo l’altro accogliamo i nostri colleghi nei modi più disparati.
Sceso il dodicesimo ed ultimo speleo iniziamo il giro
lungo i vari rami della grotta, bastano pochi minuti
per capire che i miei compagni sono affascinati da questa cavità…
le centinaia di pisoliti e la foresta di abetini
sono uno spettacolo che lascia a bocca aperta ogni volta anche me,
figuriamoci chi non li ha mai visti!
Le foto si sprecano e solo dopo un bel po’ ripartiamo
decisi a vedere tutto il resto, si va di buona lena finchè
arriviamo alla sorpresa del giorno…:
il traverso alto da me attrezzato un paio di anni fa non esiste più,
i topi hanno divorato in più punti la corda
che lasciai per rendere agevole un passaggio
altrimenti scivoloso e quindi molto pericoloso…
morale della favola… DIETROFRONT SIGNORI!
Ci sono altri due rami da visitare e ne approfittiamo.
Per vari motivi però non è possibile in entrambi
andare molto avanti e non resta che iniziare
con le risalite del pozzo, parto per primo
e via via gli altri dopo di me.
Al ritorno in sede iniziano i preparativi per la serata,
tra bevute di vino e aneddoti giornalieri da raccontarci.
La serata comunque non si conclude con la cena.
Infatti c’è da festeggiare il compleanno di Giovanna e Raimondo
che per la felicità di tutti iniziano il taglio della torta!!
Poi volano i tappi dello spumante… e non solo quelli!
La mattina seguente i bagordi della sera
ci spostiamo verso San Giovanni su Anzu dove,
nello spiazzo adiacente la chiesetta campestre,
iniziamo ad arrostire braciole e un magnifico tattaliu,
degna conclusione di una bellissima 3giorni insieme!
Arriva anche l’ora dei saluti e a malincuore si riparte
ma con la promessa di rivederci prestissimo
per una nuova avventura insieme.
Arrivederci a Ispinigoli!!
Gianfranco F.

martedì 9 dicembre 2008

ESPLORAZIONE AL FLUMINEDDU

Ebbene si, questa settimana abbiamo dedicato
un’uscita al “paradiso” o “inferno” a seconda
delle opinioni degli speleologi sardi.
Il nostro Marcello (al secolo Moisceddu)
ci aveva segnalato un pozzo sopra la Codula del Flumineddu,
in agro di Urzulei, nelle vicinanze
dell’inghiottitoio de Su Cerchi Mannu.
Dalle informazioni raccolte pare che non sia conosciuto…..
Le piogge e il maltempo dei giorni scorsi
ci hanno consigliato di aspettare,
l’appuntamento con Moi è fissato per domenica mattina
a Campos Barzos. Con qualche difficoltà per via
della strada un po’ dissestata, lo raggiungiamo in cinque,
il sottoscritto (Gianluca), Gianfranco C. (senza il fido Tex),
Prospero, Luca e Silvia.
Ben imbacuccato, al nostro arrivo Marcello sbuca dal bosco,
son quasi le dieci ma fa un freddo cane,
raggiungiamo la sua macchina, che x l’occasione è anche
la sua casa per questo lungo week end.
Preparati gli zaini con equa distribuzione di corde
e chincaglieria varia, si parte e in appena dieci minuti
arriviamo al punto prestabilito….
Sorpresa! il pozzo è stato già visitato,
un fix recente e uno spit rock “datato”
ci dicono che ha già ospitato qualcuno.
Poco male, useremo il fix per attrezzare la discesa,
Marcello si prepara, attrezza la calata, nessun frazionamento,
giù in un'unica tirata. È il mio turno, porto giù gli attrezzi
di scavo su suggerimento di Marcello,
c’è la possibilità che sul fondo esista una prosecuzione;
il pozzo è semplice, bello, largo, ideale per i nostri ex-corsisti,
che però han già deciso di farsi un giretto giù in Codula.
Scende anche Gianfranco, Marcello ci espone le sue impressioni
sulla possibile prosecuzione, da una fessura esce aria…
bene tiriamo fuori gli attrezzi e iniziamo
di buona lena a scavare. Nel frattempo Moi risale
a chiamare i rinforzi… Prospero risponde presente,
con un po’ di apprensione e sotto lo sguardo vigile
di Marcello scende giù… prima impressione
del nostro Ingegnere “è veramente una figata”, …
neanche il tempo di compiacersi che subito viene arruolato
vanga-zappa del Moi e giù a scavare. Si prosegue per un’oretta,
l’assenza di un secchio ci penalizza, ma nonostante tutto
abbassiamo il livello del fondo del pozzo di oltre un metro
e soprattutto notiamo una spaccatura che promette molto bene…
All’ora di pranzo risaliamo, si disarma, si mangia un boccone
innaffiato dall’ottimo vino di Luca ...
Raggiunte le macchine ci rechiamo a Su Cherchi Mannu,
questa volta ci sono anche Luca e Silvia.
Arriviamo velocemente alla base dei pozzi,
la piena dei giorni scorsi ha portato giù
un po’ di detriti e di materiale…. vediamo l’imbocco del primo salto,
giù una pietra per renderci conto dell’altezza,
mm.. interessante penso, da fare senz’altro…
ma d’estate, adesso c’è troppo stillicidio…
Rientro alle macchine, rapidi saluti a Marcello
che trascorrerà un’altra notte nel Supramonte
e ritorno alla base.
Conclusioni: il pozzo presenta potenzialità esplorative interessanti,
va rivisitato e “trattato” in maniera appropriata….
Una menzione al nostro Prospero e una tiratina d’orecchie
a Luca e Silvia, ehh…non sapete cosa vi siete persi…
A presto
Gianluca

martedì 2 dicembre 2008

Escursione ad Eliches Artas con sorprese...

Domenica 30 novembre ha visto protagonisti
una spedizione del CSAD in agro di Oliena
ad Eliches Artas.
In fretta e furia..sabato pomeriggio si organizza
e ci si prepara per l’escursione di domenica...
partecipano Luca Cannas, Damiano, io (Prospero)
e i due veterani del gruppo..il Canu...senza il cane..
.e il Presidente Gianluca S.
Appuntamento in sede per le 8:15 di domenica...
orario come al solito non rispettato...
ma siamo in pochi e l’escursione è breve..quindi tutto ok.
Ad attenderci in sede Gianluca...distribuzione degli attrezzi
ai nuovi speleo e si parte.
Arrivo a Lanaitto e trasbordo
dei presenti su Dimonieddu.
Subito la macchina rende ragione del nomignolo
affibbiatogli arrampicandosi su pendenze da brivido.
Dopo un breve..(mica tanto) trekking di avvicinamento
arriviamo all’ingresso della grotta e qui le sorprese...
il Canu esclama :”...sono senza imbrago”
ed io :”..azz che testa..sono senza casco..porca...!”
Vabè...dopo un atto di dolore si attrezza la breve calata
e si inizia a scendere...c’è chi si ricorda...
chi invece ha bisogno di un refresh sull’uso degli attrezzi..
comunque tutto OK..siamo in grotta...Eliches Artas!
La grotta è praticamente piana...
dopo l’ingresso costituito da una calata di 6-7 metri.
Devo dire che, nonostante la grotta sia piccola...
praticamente due sale, è molto bella..
.resa ancora più interessante dallo stillicidio
a seguito delle piogge dei giorni scorsi.
Belle stalattiti, qualche colonna,
le radici delle Eliches concrezionate...veramente interessanti.
Si arriva in un punto in cui c’è una piccola saletta
dove si possono ammirare una miriade di eccentriche...spettacolo!!
Usciamo dalla grotta verso le 14...giusti giusti per pranzo!...
Pranzo!!???Si si...organizziamo il tutto vicino
ad una casetta dove c’è anche un ovile.
Ci aspetta un buon vino, delle ottime salsicce e del capocollo....sa sua!!
Mangiamo abbondantemente e tra una risata
e una salsiccia si fa tardi...è l’ora del ritorno in sede
dove dopo il caffè di rito ...si va tutti a casa!
Conclusioni:
Bella uscita...dopo il corso ci voleva proprio,
volevo proprio rientrare in grotta...
Buona la compagnia...pochi ma buoni...
Buono il pranzo...il servizio era un po’ scadente...ma abbondante...
Bella la grotta...piccola ma interessante...
il modo migliore per riprendere confidenza con l’ambiente e gli attrezzi...
Peccato per gli assenti....so che presto si rifaranno...magari a Nurachi!

Ciao a tutti
Prospero

lunedì 24 novembre 2008

VENTO SELVAGGIO

Tranquilli, non son qui per scrivere il testo della
Canzone di Venditti, tutt’altro….
è stato un weekend all’insegna del mal tempo
quello appena trascorso,
il vento di Maestrale l’ha fatta da padrone.
Come nel fine settimana precedente mi sono aggregato
allo Specus di Cagliari che aveva intenzione
di fare un bel trekking fino a Su Sercone.
Quindi CSAD e Specus ancora insieme.
Appuntamento venerdì sera al rifugio dello Speleo Club Oliena
nella valle di Lanaitto e lauta cena a base di salsicce,
spiedini ed il consueto ottimo vino a fare
da contorno per tutta la serata.


La notte passata li a dormire mentre il vento
sembrava voler strappare il locale dalle fondamenta
ha fatto si che non tutti i miei compagni di avventura
decidessero di affrontare il trekking previsto,
così riesco a convincere Giovanna, Raimondo e Carlo
a rifugiarci nella calma delle grotte.


Quella scelta per oggi è Nurra Leone, in territorio di Dorgali.
È una bel pozzo di circa 60 metri seguito
da alcuni chilometri di bella grotta, tutta da vedere.
Partiamo fiduciosi, l’avvicinamento di 20 minuti
non sarà un problema… almeno penso.


Infatti avevo pensato male: quando siamo
ormai a 30 metri dall’ingresso mi accorgo
che il passaggio esposto, che di solito passiamo
con disinvoltura, è sferzato da un vento pazzesco
che si incanala sopra il fiume sottostante.
Ci proviamo alcune volte ma ne concludo che
affrontare quel passaggio con un vento
del genere è troppo rischioso.
Morale della favola…
si torna indietro e si decide tutti insieme di cambiare grotta.
Ormai la mattinata corre veloce e non c’è più il tempo
di riorganizzare qualcosa di impegnativo,
quindi ripiego sulla grotta di Sos Jocos,
più semplice ma altrettanto divertente e sicuramente più tranquilla.


Solo io del gruppo conosco la grotta
e quindi per i miei compagni di viaggio è tutto nuovo.
Presto scoprono il perché di quel nome..
tutti i giochi creati dall’acqua, i passaggi che
si susseguono tra eccentriche e particolari conformazioni
rendono questa escursione molto interessante e
non lesiniamo le foto alle meraviglie racchiuse in questa bella grotta.
Arriviamo fino alla confluenza con le acque
di San Giovanni su Anzu dopo aver superato
anche le tre strettoie che ognuno affronta
con le tecniche più disparate..
arriva poi come sempre la pausa pranzo ed è li che ci dilunghiamo
ad improvvisare una discussione sui nodi,
Giovanna ci fa vedere quelli che ha già imparato


e mi diverto poi a insegnarne altri.
Finita la lezione si riparte, di buona lena,
fin che non si arriva alla famigerata Buca da Lettere:
una strettoia in salita con la totale assenza
di appoggi per i piedi e che necessita di una staffa
per riuscire a superarla. Parto per primo e la passo,
mi segue Giovanna che non incontra problemi,
tocca a Carlo, che al primo tentativo è fuori…
pardon.. al secondo, no no al terzo.. anzi al quarto..
ok ok al quinto… al sesto.. al settimo.. ecc ecc….
dopo aver perso il conto delle prove il bravo Carlo


che nel frattempo è rimasto sempre calmo riesce
ad oltrepassare l’angusto passaggio per il sollievo di Raimondo
che aspettava il proprio turno.


Passato anche lui si riparte verso l’uscita,
quando ci arriviamo ormai è buio,
il tempo di cambiarci e andare subito in sede
a bere la nostra meritata birra.
Conclusioni : alla fine è andata benissimo,
la grotta è piaciuta molto, ci siamo divertiti tantissimo
e personalmente posso dire che la compagnia è stata ottima

a presto
Gianfranco F.

lunedì 17 novembre 2008

CSAD & Specus a su Bentu

Anche stavolta cedo la penna
ai corsisti, ma non ai nostri che ormai
il Corso l'hanno terminato da un po',
bensì a quelli dello Specus di Cagliari
che hanno concluso le loro fatiche
sabato a su Bentu e con cui abbiamo
condiviso quest'ultima uscita,
perciò... parola a Giovanna



Finalmente arriva per noi corsisti Specus,
la tanto attesa uscita di Su Bentu.
Ci chiediamo tutti come sarà e portiamo in grotta
anche lo spirito dei nostri compagni
Melissa, Sabrina, Jenni e Richy,
che purtroppo non sono riusciti ad essere tra noi
(ci rifaremo presto!).
Entriamo in grotta già fradici perché
non avevamo previsto la pioggia,
cosi mentre facevamo l’avvicinamento,
ci siamo ricordati che l’acqua bagna!!

Nessun problema, iniziamo la nostra escursione,
contenti come dei bambini in gita.


I bravissimi istruttori e aiuto istruttori, ci dividono.
Ad un certo punto non ci capisco più nulla…
qualcuno sale, qualcuno scende,



qualcuno esce da dove io dovrei entrare!
Ma che gioco è???
Durante le attese mangiamo qualcosa…beviamo…
cosi…tanto per non perdere l’allenamento…
Stefano apre le danze e più tardi Valeria
si consola con il parmigiano pensando
“ma quando tocca a me?”.
Finalmente arriva il suo turno e tutta soddisfatta
si fa fotografare in posa!
Ma non è l’unica ad essere vanitosa:
Ugo insiste “Giovanna voglio una foto quando salgo”.
Ma dove siamo? In spiaggia!!!
E allora fotografo tutti,
anche Gianfranco che offre
i cioccolati graditi da tutti, soprattutto da me,



Valeria e Carla, che molto soddisfatte,
gli concediamo una foto.
Riusciamo persino a immortalare Valeria
che sfugge quasi sempre dall’obiettivo!
E mentre Piseddu controlla che tutto proceda bene,



Marinella si congratula con Paolo,
ha fatto un sacco di progressi!
Anche Giulio e Marina sono contenti, è tra noi pure Luciano!
Elisabetta sorride maliziosa…si parla di qualcosa di “duro”
e si fraintende subito, cosa non si sa!
Arriviamo all’uscita soddisfatti dalla grotta.


Sappiamo cosa ci aspetta: una mega cena…
cosi torniamo in sede, e prepariamo il fuoco.
Tra un bicchiere di vino e l’altro,
Gianfranco insegna a me e Valeria,
uno scioglilingua in dialetto dorgalese,.


Dopo 54 tentativi ci riusciamo!
Flavia si scatena con il cinese,
perciò impariamo a dire “sei bello” con
improbabili frasi che terminato tutte con “….Alllllll”,
l’importante è capirsi!!!


Il giorno dopo ci prepariamo per il rientro a casa:
la gita è finita e PP riparte
pensando a quando sarà nuovamente in forma
per le mitiche escursioni.
Qualcuno chiede a Salimbeni
“com’è stato questo corso?”,



lui con un fare disinvolto risponde: “come gli altri!”.
Giuseppe ormai può rilassarsi,
ha diretto benissimo i lavori e
con il supporto di istruttori,
aiuto istruttori e bravissimi compagni,
ci hanno fatto divertire e stare benissimo!


Un GRAZIE a tutti,
compresi i ragazzi dell’USC e di Dorgali,
che hanno collaborato con loro
per la buona riuscita del corso.


SA SUA!!!


Giovanna