sabato 21 giugno 2008

Cosa ci da la grotta?


In questo weekend in cui,
la sezione speleologica si trova
impegnata in altre faccende,

non potendo raccontarvi
le nostre nuove avventure,
perché non raccontarci
quelle già passate?

La maggior parte di coloro
che leggono il Blog

va in grotta spesso,


altri un po’ meno.

C’è chi non riesce ad uscirne e c’è
chi proprio non intende entrarci.


Ma perché andiamo in grotta?


Ognuno di noi ha vissuto

esperienze diverse in grotta,


tutti abbiamo iniziato per un motivo….


Con i vostri commenti

sarebbe bello cercare di capire :

Perché quella prima volta

ci inoltrammo attraverso quell’ingresso

così buio e carico di mistero?




Cosa ci ha spinto
ad iniziare questa attività e
cosa proviamo ogni volta
che ci ritroviamo
in questi ambienti così diversi
dal mondo esterno che ci circonda?

mercoledì 18 giugno 2008

BAITA IL TUTTAVISTA

Sembrava che, verso le 16.00 di domenica 15 giugno
l'uscita fosse finita,
dopo esserci gironzolati per bene alla "Decima"
ed aver mangiato in sede
( con annesso ottima crema di limone di Gianluca)
...ma come si sa a volte si hanno ancora voglia
ed energie per continuare.. cosi a seguito
della frase del prode Luciano: "..ma ..il Tuttavista..??",


io (Gianfranco Canu) colgo la palla al balzo
e dico "Ma si.." presto detto si prende corda da 30 mt.
cordini e moschettoni e si parte
alla volta della assolata Baronia.

La squadra è cosi composta:
Marilina, Luciano e me (GFC),
Gianluca ci abbandona invece...
(potevate dirlo prima c..o!!! é il suo sintetico quanto esplicito commento!!).

Cosi, dopo curve e contro-curve siamo in cima al Tuttavista,
ci cambiamo e partiamo alla volta del primo dei due pozzetti
da me notati qualche tempo fa.
Sul primo scendo attrezzando io, utilizzando un cordino
e moschettone su clessidra rinviato su di un gineprino,
(iae bi l'acco in cue), facile calata di un 6-7 metri,
dove scendiamo tutti e tre e poi si intravede una prosecuzione
su frana ghiaiosa abbastanza inclinata,
troppo materiale da rimuovere per poterci lavorare,
in compenso e' pieno di simpatici geotritoni, usciamo!!


Detto fatto disarmo e partiamo alla volta del secondo pozzetto
a circa 100 mt dal primo.
Questa volta attrezza Luciano sfruttando un armo naturale
ed anche un Spit notato dalla sempre attenta Marilina,
la quale inizia a farsi un giretto intorno a "curiosare",
infatti nel mentre che scendiamo ci chiama riferendoci
di un altro pozzo che sembra più interessante.
Intanto io e Luciano scendiamo per circa 10 mt.,
ma il pozzo si ferma li, notiamo in fondo
uno strano muretto di pietre messo
da chissà chi e poi riusciamo.

Marilina intanto "punta" decisamente a quel pozzo
che si presenta come un buco sul calcare mista a quarzite.
Buttiamo qualche pietra e notiamo con piacere che
si sente scendere per alcuni secondi in fondo.
OK si scende. Ancora Luciano, sfruttando uno Spit
ed una roccia arma e si cala con cautela,
l'ingresso è agevole ed a misura d'uomo,
vediamo la sua luce che si allontana ed effettivamente
ci rendiamo conto della sua verticalità.
Poi il pozzo devia e Luciano ci scompare alla vista,
sentiamo che armeggia con corda e attrezzi
e poi dopo una decina di minuti risale.
Ci riferisce che per scendere sul fondo è bastata
giusta giusta la corda da 30 mt. e che c'è un punto dove
la corda tocca in maniera pericolosa la roccia,
per cui si è "arrangiato" sul posto facendo alla corda
un "otto direzionato" e fissandolo ad uno spuntone
per allontanare la corda da pericolosi sfregamenti.

Comunque il pozzo finisce li e non ci sono prosecuzioni.
Vorrei scendere anche io ma Luciano mi sconsiglia
per questioni di tempo ( sono le otto e mezza)
e tecnica (mia!! cioè scarsa), in quanto quel passaggino
dove "inventare" una deviazione mi avrebbe preso,
sempre a detta del saggio Luciano, troppo tempo...
mi rode un po', ma accetto il consiglio,
però propongo di lasciare attrezzato così scendo
domani con calma dico,
ma sto solo scherzando (non troppo però),
i compagni se la ridacchiano...
Ci incamminiamo quindi trotterellando
verso le macchine dopo che Marilina segna i punti GPS.
Vista l'ora ci viene fame e scendiamo ad Orosei
a concludere la serata davanti ad una bella pizza!!Ottimo direi.

Conclusioni:
Bella giornata davvero con un giro improvvisato
sul Tuttavista, che, secondo me, meriterebbe una visita più "accurata"...

Voto 10+ a Marilina per il suo fiuto
(e meno male che dice di non essere in forma...mah...sarà...)


Voto 10 a Luciano per l'iniziativa proposta

Voto 30 e lode alla crema di limone del Presidente
(n.b. aumentare le scorte)


Gianfranco Canu

lunedì 16 giugno 2008

TOPI ALLA DECIMA




Anche questa volta non si tratta di un indovinello,
è la “scoperta”
che abbiamo fatto alla Decima di San Giovanni,
di nuovo oggetto della nostra escursione
dopo appena una settimana.


Domenica 15 Giugno, ritrovo in sede alle 8.00,
incredibilmente anche questa volta,
siamo tutti puntuali: io (Gianluca),
Gianfranco (Dj) Canu, Luciano
e la nostra mascotte Marilina,
che assieme al Testone si reca a Nurachi
a recuperare gli attrezzi,
necessari per provare a disostruire
in un paio di punti che avevano individuato
una settimana prima.

Arrivati all’ingresso della grotta,
Luciano si libera finalmente della sua mascherina
anti-polline (…così sostiene lui)
e torna ad assumere le sembianze di un vero speleo
e non più quelle di un medico in una sala operatoria…

Dopo uno sguardo alle prime sale,

condite dalle foto di rito, ci rechiamo ai punti prescelti;
ci arriviamo con un po’ di difficoltà,
infatti “scopriamo” passaggi alternativi a quelli conosciuti
a dimostrazione che l’aggettivo “labirintico”,
calza a pennello a questa grotta.

Giunti al punto incriminato,
Luciano con pochi colpi di mazzetta apre il passaggio ed
entra nel cunicolo e, ahimè, scopre che il Dj Canu
è entrato nel medesimo ma da un altro punto !!

Niente di nuovo, ma noi non ci perdiamo d’animo,
ritorniamo alla sala delle cannule posto ad un livello superiore,
rispetto al ramo principale,
ci aspetta la strettoia in cui sette giorni prima mi ero bloccato,

dopo un quarto d’ora di energica cura
a base di punteruolo e mazzetta i miei “pettorali”
non rappresentano più un ostacolo e così,
finalmente posso ammirare questo piccolo scrigno:
cannule, vele, colonne, vaschette, alcune eccentriche,
pseudo pisoliti mi attendono e mi ripagano
ampiamente dello sforzo appena fatto.

Purtroppo con noi non è potuta salire Marilina,
la sua spalla fa ancora le bizze;

nell’attesa, ha ingannato il tempo osservando altri meandri
e buchi presenti un po’ ovunque e, incuriosita
da dei rumori strani ha scoperto la presenza di un TOPO!!

Al nostro rientro ci informa della novità
e stentiamo a crederci fino a quando non osserviamo
e (cerchiamo di fotografare) i colpevoli,
infatti scopriamo che sono una coppia!!.

Per tutti noi è la prima volta che troviamo in grotta questo animale,
avvistamento molto insolito considerando la lontananza dall’ingresso.


Ultima tappa, una saletta occlusa da una frana,
scaviamo di buona lena ma la stanchezza e
i brontolii dei nostri stomaci ci inducono a mollare la presa e,
visto che si può lavorare anche in piedi e armati di piccone,
si ritornerà un’altra volta opportunamente attrezzati.

Uscita veloce dall’ingresso principale dove ci attende
un caldo a cui non siamo più abituati e perciò,
preferiamo assaporare su moddizzosu nel fresco
(per adesso) della nostra sede;

qui, come prescritto da un futuro articolo del regolamento interno,
ci attende anche il digestivo a base di crema di limone,
almeno fin quando c’è ne…


Conclusioni:
oggi abbiamo visitato diverse ramificazioni,
ne restano altre da controllare per cui, in futuro,
gli dedicheremo qualche altra uscita.


P. S. Gianfranco, Luciano e Marilina
sono andati successivamente al Tuttavista e
armati di tutto punto hanno esplorato alcuni pozzi,
di cui vi riferirà il Canu.


Alla prossima


Gianluca

martedì 10 giugno 2008

Cala Goloritzè via P.ta Salinas






Per domenica 8 giugno è prevista
un'escursione a cala Goloritzè,
non dall'itinerario classico
che molti di voi conosceranno,
ma da punta Salinas…

questo scriveva G.F.
ed io (Prospero), Andrea l’architetto,
Marisa

e l’immancabile uomo-capra
tale Giannicola Carrone

abbiamo colto l’invito…

tutti a fare quella che
è stata una bella escursione.

Partenza da Dorgali verso le 10,
arrivati all’altopiano di Baunei
parcheggiamo le macchine sulla sterrata
non lontano dalla confluenza
con Bacu Maore
e alle 11 ci incamminiamo
verso Goloritzè.

Dalla sterrata dopo pochi minuti
di camminata
prendiamo a destra
per salire su punta Salinas
e ammirare la cala dall’alto
ma prima vediamo un bel pinnettu.

Arrivati a punta Salinas
la vista è spettacolare



e via che i due fotoamatori
(molto foto e poco amatori!)
si sbizzarriscono a scattare foto.
Scendiamo a Cala Goloritzè…
è l’ora del pranzo
ed io e Andrea non perdiamo tempo
e ci sbraniamo
2 metri quadri di pane mentre
invece Marisa
e Giannicola si bagnano!!

Ci stendiamo al sole
come lucertole fino alle 17
ora del ritorno.

Passaggio a Baunei
al solito baretto
e poi via si torna a casa.

Bel tempo, trekking non impegnativo…
bei paesaggi...da rifare
anche per vedere Cuile Salinas che
stavolta ci siamo persi.



Prospero

domenica 8 giugno 2008

LA PRIMA ALLA DECIMA

Non è un indovinello,
è il nome di una grotta,

La Decima,

che probabilmente è collegata
al grande Sistema di San Giovanni -
Sos Jocos - Ispinigoli.
Domenica 8 Giugno, ritrovo in sede
alle 8.00,
tutti puntuali (strano ma vero),
preparata l’attrezzatura si parte.

Siamo in quattro: io (Gianluca), Gianfranco Zorvinu,
Gianfranco (Nuanko) Canu




e il grande esploratore,
al secolo Marcello Moi.
Partenza e, arrivati in loco mi
ricordo di un particolare,
stamattina ho prelevato da casa una bottiglia di crema di limone

e anziché depositarla in sede l’ho lasciata nel tubolare;
poco male penso,
lasciarla sotto il sole sempre più forte non se ne parla,
la portiamo con noi fino all’ingresso della grotta,
distante dalle macchine un centinaio di metri.
Lo raggiungiamo strisciando a mo di cinghiali,
dentro la macchia, poi una ventata di aria fresca
ci conferma che l’abbiamo trovato.

Depositato il prezioso nettare,
Marcello l’unico del gruppo ad esserci già entrato,
ci spiega velocemente alcune caratteristiche
e poi via alla sua scoperta.

Al primo impatto ricorda Sos Jocos,
rispetto ad essa è completamente fossile,
con ambienti abbastanza grandi disposti su diversi livelli,

labirintica.

Li visitiamo velocemente puntando verso quelli dove il Moi,
in passato, con disostruzione classica (mazzetta e punteruolo)
ha trovato nuovi ambienti, sicuramente i più concrezionati,
i più belli della grotta.

Strisciamo in una saletta ricchissima di cannule,
raggiungiamo tramite una strettoia
opportunamente “trattata”

un altro ambiente che, tramite un’altra strettoia,

porta alla sala più bella a detta degli altri,
visto che il sottoscritto con il Zorvinu, non hanno potuto visitarla,
causa eccesso di “pettorali”!!

Poco male, sarà uno stimolo per rientrarvi e lavorarci su,
come in altri numerosi punti che abbiamo individuato.
Usciamo da un ingresso diverso, verso San Giovanni,
ingresso completamente nascosto dalla vegetazione,
rapido spuntino e rientro alle macchine attraverso il bosco,
con recupero del nettare di cui sopra.

Conclusioni:
la grotta presenta potenzialità esplorative interessanti,
sicuramente va rivisitata e ricontrollata ben bene.

Una menzione al nostro dj Canu per le sue qualità di strettoista,

oggi ha superato i suoi maestri…
P.S. In sede finalmente abbiamo
assaggiato la crema di limone,

non male, naturalmente essa è destinata
solo a chi verrà a lavorare in grotta,

come prescritto da un futuro
articolo del regolamento interno.


A presto
Gianluca

mercoledì 4 giugno 2008

Cala Mariolu

Certo che ultimamente il tempo è un pò strano.

Erano anni ormai che non si vedeva un maggio così "variabile".

Solo che se con i miei amici lombrichi lunedì
il tempo è stato poco magnanimo,
con me e i miei compagni d'avventura,
Giancarlo e Andrea, è stato molto generoso!

Quando mi sono svegliato lunedì, verso le sei,
il risveglio non è stato dei migliori,

c'era in programma l'escursione a Cala Mariolu
ed il tempo era pessimo:cielo nero e piovigginava.

Sento i miei compagni e decidiamo di partire comunque,

l'istinto ci dice che più a sud del golfo il tempo è migliore.

E abbiamo avuto ragione,
perchè alla fine a Baunei il cielo era solo un po velato
e ogni tanto spuntava un bel sole caldo!

Ci dirigiamo verso il Golgo e a circa 1km
dalla chiesa di San Pietro parcheggiamo la macchina.

La nostra camminata inizia alle 10.35,

per i primi due km camminiamo su una bella e larga sterrata,

opera sicuramente dei carbonai, che lasciamo dopo circa 50 minuti,
per imboccare sulla sinistra un sentierino che in dieci minuti,
in leggera salita, ci porta ai due pinnettos segnalati nella carta


Dopo le foto di rito individuiamo verso nord i segnali rossi
che indicano il sentiero, che dopo circa 45 minuti
ci porterà davanti all'arco di Mariolu...

il Supramonte ci ha abituati a questo genere di opere della natura,
eppure quando te le ritrovi davanti
è come se le vedessi per la prima volta....

lo scenario del golfo incorniciato da un'arco di calcare,
per raggiungerlo dobbiamo scendere da una piccola iscala de fustes
e poi sulla sinistra lo superiamo scendendo una seconda iscala,
questa volta il dislivello da superare è maggiore
e la scala è praticamente crollata tenuta alla bellemeglio
da dei cavi d'acciaio che ci fanno da corrimano.

E' ormai iniziata la forte discesa che ci porterà
dopo poco più di un'ora alla cala,
e in questo tratto di cammino la vista che si presenta ai nostri occhi
è a dir poco emozionante!

La cala vista dall'alto è splendida, il mare è calmissimo
e i suoi colori sono brillanti,

davanti alla spiaggia c'è un gommone
che pare galleggi sul nulla da quanto è limpida l'acqua!


Alle 13.30 siamo in spiaggia.....una goduria,
poca gente e una giornata bellissima,
stendiamo i nostri asciugamano e ci godiamo il meritato riposo.

Alle 15.45 Giancarlo suona la sveglia, è ora di partire.....naggia,
ci aspetta una salita da urlo 0 - 550 mt in direttissima!

Mi consolo soltanto pensando alle bistecche
che Giancarlo ha comprato il giorno prima
e che ci aspettano al rientro e infatti camminiamo
come matti e in poco più di due ore siamo alle macchine.


Bella giornata, da incorniciare!


Dopo aver fatto una capatina a nuraghe Orgoduri,
ci dirigiamo felici, contenti e affamati verso casa.....
prima però a casa di Andrea
abbiamo assaggiato il vino del babbo...slurp,

roba che non te ne cacci di bocca!

Alla prossima.


Gian Nicola

Speleo-Test.... da disgaggio

E un altro Speleo-Test è passato,

anche stavolta avete risposto in 5
(e gli altri dove sono....!?)

comunque è andata abbastanza bene,
siete preparati... o quasi.

Quattro sono le risposte esatte
e soltanto una errata.
La risposta giusta era "due volte".
per il prossimo Speleo-Test parliamo ancora di tecnica,
sperando di vedervi più numerosi con le risposte.
Non abbiate paura.
L'argomento della settimana è la "Longe"
quindi sempre in fondo alla pagina e provate a rispondere

lunedì 2 giugno 2008

Il ritorno dei “Tre Moschettoni”




Stamattina piove, non è una novità
ma siamo decisi a continuare i lavori a Nurachi.


Io, Marilina, Gianluca ci incontriamo in sede
felici di vedere che il tempo per fortuna volge al meglio.
Preparativi di rito e si parte con l’immancabile Suzukino rosso.


L’avvicinamento a piedi non è proprio divertente..

erba alta bagnata e spine,
ci vuole poco per render le nostre tute belle fradice.


I lavori in programma sono quelli soliti,

tirar fuori fango e pietre con
la speranza che finalmente questa grotta ci sveli i suoi segreti.


Le ultime piogge non ci hanno agevolato,
il fango è molto bagnato e la grotta è satura di umidità,
perciò si fa presto a sentir freddo.


Si lavora per tre ore circa

e decidiamo di mollare il colpo per oggi ed uscire,
foto di rito all’esterno per gli infreddoliti esploratori

e riprendiamo il sentiero che ci riporterà alla macchina.


In teoria l’avventura odierna dovrebbe terminare qui….

ma non è proprio così,
arrivati al Fuoristrada ci accorgiamo che

le luci sono state dimenticate accese

e ovviamente la batteria è scarica.


Non si parte!


Niente paura, basta una telefonata al nostro Tonino e il problema sarà risolto.


Una volta arrivati i rinforzi in effetti risolviamo il problema ma è solo un attimo…


Tonino fa manovra per partire e si va a bloccare il furgone!
“Oggi le comiche” è ormai iniziato, ora è lui ad aver bisogno del nostro aiuto..


Il furgone va trainato un po’ per potersi liberare,
tra le risate di tutti la manovra riesce e si può.. incrociando le dita.. rientrare in paese.


Conclusioni:


uscita positiva, difficile oggi lavorare bene ma ce la siamo cavata
la grotta ancora si… nasconde.. ma non ci scoraggiamo


Gianfranco F.