martedì 29 aprile 2008

Supramonte

Sono le 7.40 quando con Prospero (assonnati come non mai) partiamo in direzione Dorgali sede C.S.A.D, punto d'incontro con i nostri compagni d'avventura, Andrea, Enrico, Matteo, Maddalena, Maria e Graziano,
la nostra meta odierna è s'Istrada longa a bacu s'Orruargiu in agro di Baunei.
Per fortuna oggi siamo tutti puntuali e ci possiamo anche permettere un caffè veloce in sede.Bene, il caffè ci ha svegliati un pò, siamo pronti per affrontare le curve dell'orientale....chi mi leggesse in questo momento e non conoscesse la zona, potrebbe maliziosamente pensare che le curve su menzionate appartengano a una bella ragazza dagli occhi a mandorla (magari!) le curve di cui parlo sono semplicemente quelle della Strada statale 125 che, in circa mezzora ci porterà al Km 170 dove, sulla sinistra, incontreremo il bivio della sterrata verso bacu s'Orruargiu.

Ancora venti minuti di macchina (i nostri glutei iniziano a protestare) e alle 9.30 siamo nell'ampia radura di su Loriscadorgiu, dove parcheggiamo le auto.Giornata migliore per questa escursione penso non potevamo trovarne, c'è un bel sole tiepido e il cielo è chiarissimo.

Diamo un'ultima controllata all'attrezzatura personale e iniziamo la marcia.Dopo 50 mt verso est, in prossimità di un ovile deviamo a destra e ci inoltriamo nell'ipluvio che ci porterà a Bacu Addas.

Dentro la vallata lo spettacolo è entusiasmante, circondati da pareti di calcare altissime, camminiamo sotto le chiome di un piccolo boschetto primario, composto da lecci e tassi enormi.....avete presente il bosco de "Il signore degli anelli"?.....uguale, solo che qui gli alberi non parlano!
I miei compagni di viaggio sono ancora allegri e sorridenti, pronti alla battuta, ignari dell'immane fatica che li aspetta al rientro, nella rampa di Bacu Urutzò! Già, il nome, che sembra l'ordine di un'ufficiale giapponese, incazzato, della seconda guerra mondiale è tutto un programma....ma continuiamo con la favola.Iniziamo a sentire una forte corrente che ci costringe a mettere le giacche, ci stiamo avvicinando alla parte finale di bacu Addas e infatti dopo pochi metri, dalla V formata dalle strette pareti della gola intravediamo bacu s'Orruargiu e in lontananza il mare di Sisine,poco più avanti la gola si interrompe bruscamente con un salto di 60 mt.Il camminatore più esperto che non conoscesse esattamente i passaggi segreti dei pastori nel supramonte, si godrebbe un po il panorama e poi tornerebbe indietro.
E invece, sulla destra dopo una piccola barricata in legno per gli animali inizia un sentiero che è tra i più affascinanti e audaci dell'intero supramonte, s'Istrada Longa.Si tratta di un passaggio in cengia, sulla parete destra orografica di bacu s'Orruargiu, che i pastori della zona utilizzavano per raggiungere la fonte di bacu sa Ena e Sisine.In alcuni tratti il passaggio è veramente "aereo", ti ritrovi a camminare su un terrazzino a metà di una parete di calcare, perfettamente verticale, alta 300 mt.,il terrazino in alcuni punti è largo si e no 60 cm., con uno scenario davanti a te di estrema e selvaggia bellezza: bacu s'Orruargiu, antico testimone delle immani forze che milioni di anni fa hanno piegato, ribaltato e fratturato banchi di calcare spessi centinaia di metri!Alcuni di noi purtroppo lo scenario se lo sono perso erano troppo concentrati a sentire l'adrenalina che scorreva nelle vene!....meraviglia e adrenalina!

All'inizio della cengia incontriamo due ragazzi e una ragazza di Bologna ( ai bolognesi vedo che piace il Supramonte...) diretti a Sisine, che hanno qualche dubbio sull'attacco della cengia e che quindi si uniscono volentieri a noi.Arrivati davanti ad una specie di anfiteatro, scendiamo da una ripida pietraia ( è meglio delle piste da sci!) sul greto del bacu e qui ci troviamo davanti ad un'altro ostacolo, un salto di circa 25 mt., armato così così (cordino su due placchette...sigh!) per scendere in doppia, tutto attorno pareti di calcare.....ma, sti pastori, che sicuramente non andavano in giro con l'imbrago, che facevano, volavano? No, si arrangiavano!

E infatti sulla destra del salto, superato un ripido passaggio in parete, con piccola iscala de fustes ormai fatiscente, c'è l'altro passaggio "segreto": su "passu de su Marinau", un'altra piccola cengia che rapidamente ci porta sul greto di bacu sa Ena e, dopo 500 mt. raggiungiamo la nostra meta, un'ampia radura dove vegetano un fico e un grosso tasso, sopra il quale si trova una delle cose più preziose di questa zona, una fonte d'acqua.Ci rinfreschiamo un po’ nelle limpide acque della piccola pozza perenne e poi il meritato companatico ( slurp), sono le 13.15 circa.Dopo aver mangiato, i nostri compagni di viaggio bolognesi, ci salutano e si incamminano verso Sisine, mentre noi, dopo aver guardato le vesciche sui piedi di Enrico ed averlo consolato ed assicurato della non gravità della cosa, come lucertole ci distendiamo a goderci il tiepido sole primaverile......tra un ronf e l'altro, si fanno le 14.30, si deve ripartire......e già è cosa già, rimmettersi in verticale, dopo questa bella dormita, pensando anche a quello che ci aspetta.....la salita di Urutzò!Partiamo, torniamo sui nostri passi e dopo aver superato su Marinau, ci lasciamo sulla sinistra il ghiaione in discesa che ci aveva portato sul fondo della gola e proseguiamo sul greto verso Urutzò..... lì, aimè, inizia il calvario!E purtroppo non basta la vista dello splendido arco di s'Arcada (un'enorme arco di 50 mt d'altezza, che letteralmente buca la montagna, il bruncu Sartainosti, e che collega bacu Urutzò con bacu s'Orruargiu) a consolare le nostre membra. Dopo un pò di sosta riprendiamo il cammino e in tutta la sua ripidità ci appare la salita!

Dobbiamo stare attenti a non raschiarci il naso talmente è inclinata la pietraia, un'ora di autentico distillato strizzato di fatica, le ultime riserve d'acqua calano bruscamente nel tentativo di ricaricare di sali minerali i nostri quadricipiti che già segnano spia rossa crampi! Passiamo su una scala de fustes senza la quale ci saremmo trovati di fronte a una parete insuperabile di una decina di metri.....stì pastori, oh......proseguiamo ancora in discreta salita per circa 500 mt. e finalmente la strada si fa sempre meno ripida, ancora mezz'ora e siamo alle auto, sono le 18,00! Secondo me ne è valsa la pena, magico Supramonte!


Gian Nicola

lunedì 28 aprile 2008

Nurra Leone 27 Aprile 2008

“ma quante ne so”


Partenza quasi puntuale ore 09.00 dalla sede CSAD


componenti: GIANFRANCO FANCELLO


MARA PASTORINO









GIANFRANCO CANU









GIANLUCA for President






Avvicinamento alla voragine con il mitico Suzuki di Gianluca fin dove ha potuto e successivo mini trekking di avvicinamento.


Scende per primo ad attrezzare il pozzo da c.a 60 mt. Gianfranco F.,
a seguire Mara, io (GF Canu) e infine chiude Gianluca.


Ottima discesa, pozzo molto frazionato e se non fosse per le innumerevoli staffe messe da Gianfranco ci saremmo attardati un po' di più nei frazionamenti in quanto molto tecnici, soprattutto gli ultimi 3 prima della base del pozzo.





Una volta scesi mangiamo subito un boccone con l'intenzione di metterci in marcia immediatamente per visitare i vari corridoi dove ci sono le mitiche clave e gli abetini, ma, arrivati in una zona dopo una vasca ci accorgiamo che la corda, da noi messa tempo fa per far sicura in un passaggino un po’ così, non c’è più, (sigh) .

Ripieghiamo mestamente verso un'altra zona con dei bei corridoi ma anche qua non si può progredire per via della troppa acqua!!!(ri-sigh)
Non ce lo aspettavamo...pazienza...


Ci consoliamo uscendo per strettoia che porta fuori in riva al fiume (pieno di carpe).Rientro in grotta per affrontare la risalita. Disarma Gianluca (anche questa volta non ho disarmato io....).



Considerazioni finali.:
a Gianfranco Zorvinu: "Ma quanto c...o ne sai per aver attrezzato il pozzo così bene" e sopratutto: hai dimenticato apposta il marsupio nell'ingresso del pozzo per poter ritornare di nuovo lì??? dì la verità!!


Comunque ottima uscita in tutta scioltezza....peccato che abbiamo camminato poco in grotta per via dell'acqua, alla prossima.
Gianfranco C.

Il Raduno di Urzulei visto dai Mazzellini……




Questo è ciò che i “nostri”, partiti alla volta di Urzulei, hanno visto
e vissuto in questa 3 giorni di incontri e dibattiti,
proiezioni e racconti, emozioni e divertimento.


Raduno….. l’incontro di oltre 590 speleologi e non, arrivati da tutta la Sardegna e dalla Penisola, tanti amici che condividono la stessa passione per la Speleologia, che non è solo esplorare e rilevare grotte, la Speleologia è anche vivere forti emozioni insieme, come è successo venerdì sera, quando un’intera comunità di speleo si è commossa nell’ascoltare le parole, rotte dall’emozione, di coloro che furono negli anni ’60 i pionieri delle più importanti esplorazioni dei nostri Sistemi Carsici:



i “Bolognesi”.



Applausi scroscianti hanno accompagnato l’arrivo con la mitica Fiat 600 di quei giovanotti, ora settantenni, che fecero la Storia della Speleologia.
Applausi ed emozioni che li hanno e ci hanno accompagnati mentre con noi condividevano le storie di quelle esplorazioni, con tanti aneddoti divertenti e a volte toccanti, raccontati in prima persona da chi visse quei momenti e oggi li ricorda a noi tutti con lo stesso spirito di allora.

Sabato sera……. Il momento più divertente, più pazzo di tutto il Raduno:
Cento.. forse duecento scalmanati che si agitavano, ballavano, ridevano e cantavano tutti insieme sulle note dei mitici 4x4. Uno spettacolo bellissimo che si è protratto fino a tarda notte grazie anche all’eccellente lavoro di Sekurity svolto da alcuni membri del nostro Gruppo
. Fantastica la performance degli Spanotti canterini,
grande Ermanno, sublimi Paolo e Fabio che iniziavano a suonare terrorizzati da ciò che intuivano sbirciando i nostri striscioni ma che poi venivano travolti dal nostro

affetto e dalla nostra totale pazzia.

Domenica….. Enorme è stato il successo della lotteria curata da Marcello, oltre 3000 biglietti venduti per un numero incredibile di premi.
Purtroppo il cavallo non ha trottato verso Dorgali
quindi cari Soci deponete coltello e forchetta…

L’appuntamento ce lo siamo dati all’anno prossimo, ma stavolta per il Raduno Nazionale e c’è da giurarci… sarà una grandissima festa!

giovedì 24 aprile 2008

La notte a Ziu Santoru





è da un po' che ormai non andiamo in questa bellissima grotta, non so perchè.


C'è ancora da scoprire, ci sono cose talmente belle che il solo raccontarle non rende giustizia, bisogna vederle con i propri occhi per capire la straordinarietà di queste meraviglie.


che ne dite, quest'estate riusciremo a trovare qualcuno disposto a superare strettoie, infangare per bene la propria tuta, sudare, lavorare e caricarsi sulle spalle più di un tubolare? io mi auguro e credo di si perchè è un vero peccato accantonare le esplorazioni in questo gioiellino della natura.


Intanto possiamo cantarci su, magari ci verrà l'ispirazione...


qualcuno la conosce già, qualcun'altro no.... l'originale è "Gente della notte" di Jovanotti, io l'ho rovinata cambiando un po' il testo.... è diventata:



Gente delle grotte






In grotta è più bello
si vive meglio
per chi fino alle cinque non conosce sbadiglio
e mentre Lei riprende fiato e sembra che dorma
il buio ci trasforma,ci cambia forma,
e tutto ormai è già pronto..lo zaino ed il vino
e non esiste fretta non c'è casino,
quì non si fanno gare,non ci si stressa
la gente a Ziu Santoru è sempre la stessa.
ci si conosce tutti..come fosse in sede
sempre le poche facce mese dopo mese
e il giorno cambia leggi e cambia governo
e noi quì dentro pronti ad entrare all'inferno
la gente a Ziu Santoru si diverte sempre
nascosta nelle sale
confusa tra le ombre....yeah..oh yeah.......

La gente a Ziu Santoru fa lavori strani
certi entrano oggi altri seguono domani,
rilievi,esplorazioni o disostruzioni sai..
armi e frazionamenti che ti metton nei guai,
padroni di gommoni,spogliarellisti,
che per certe persone restan speleoturisti;
strettoie e tavoloni,quanto son belle
quando entri a Ziu Santoru trovi solo quelle
a volte ne becchi una..a sala carota
la rivedi la mattina e ti sembra più stretta,
la notte fa il suo gioco e serve anche a quello
a far sembrare tutto tutto un po' più bello yeah..oh yeah......

Parlare di una macchina davanti al gommone
e alle sette e mezza far carburazione
con la bombola sporca e la calzetta
e se non si accende dire...MALEDETTA..
e mettere la tuta..prima di tutti
passare la scaletta tutti quanti..belli o brutti,
di notte nei cunicoli si scorrerà più lento
però è molto più facile capire se c'è vento,
conoscere le storie
ogniuna originale
sapere che li dentro nessuno è normale
ognuno avrà qualcosa che ti potrà insegnare
così non potrai farne di ogni colore yeah..oh yeah......

Mi piace Ziu Santoru e gli voglio bene
ci ho passato tante albe e tantissime mattine
di notte sono andato ed ho fatto il mio lavoro
che mi piace un sacco ..anzi..io l'adoro..
in tanti si son rotti,siamo rimasti in sei
a scavare a Ziu Santoru io ci ritornerei...



mercoledì 23 aprile 2008

Vediamo un po' se qualcuno
indovina dove è stata scattata questa foto...........

martedì 22 aprile 2008

A proposito di Raduno...

Un benvenuto a tutti gli “speleonavigatori” che si apprestano, come il sottoscritto, a scoprire la nuova creazione di Gianfranco Zorvinu. Me ne ha parlato ieri sera, stamattina mi ha chiesto di scrivere due righe sul prossimo raduno regionale di speleologia “Supramontes”, che si terrà ad Urzulei dal 25 al 27 aprile. Il programma è visibile su http://www.sardegnaspeleo.com/ , il nuovo sito della Federazione, ancora in fase di allestimento generale, ma ben organizzato su tutta la manifestazione di Urzulei, completo di tutti gli eventi; aggiungo soltanto che sono previste delle escursioni con accompagnatore, in particolare:
- venerdi 25 a “sa rutta de su Crabargiu”, con Elisa e Fabrizio (max 10 persone), bella, molto bella, con avvicinamento in grotta molto, molto impegnativo, durata 7-8 ore.
- sabato 26 trekking con Gianni Cannas dello S.C.Or, a “Sedda ar Baccas” (nessun limite di persone), rilassante…(almeno credo), durata boh !!!
- domenica 27 escursione alla grotta di “Perde e Balla” accompagnati dal G.A.S.A.U, durata 7-8 ore, non la conosco …
Per i contatti bisogna cercare Tore Buschettu, for President dello S.C.Or. al mail:
tore.buschettu@virgilio.it e al num. 3282941525
Ci sono a contorno varie mostre visibili nei locali a fianco della palestra:
- trentennale dello S.C.Or
- Associazione La Venta
- Federazione Speleologica Sarda
- Su Crabargiu e Perde e Balla
- Mare Nostrum
- Esplorazione dei bolognesi negli anni ‘60
Come vedete c’è ne per tutti i gusti, giovedì sera ci vediamo e ci organizziamo per andare a vedere qualcosa.
Ciao, Gianluca.

lunedì 21 aprile 2008

Siamo in reteee!!


Finalmente il CSAD è in rete e il primo articolo non può che esser dedicato al triangolare di calcetto a 7 svolto a Dorgali lo scorso Weekend tra i padroni di casa del CSAD e gli amici del GSAGS e dello SCOr.Per dovere di ospitalità è stato fatto vincere il torneo allo SCOr, ci siamo limitati a non arrivare ultimi..L'evento è ben riuscito, i nostri amici speleo sono arrivati numerosi e il CSAD ha lavorato bene per fare in modo che tutti si divertissero, sia durante le partite svolte nel pomeriggio, che in pizzeria .da non dimenticare la nottata passata tutti insieme a ballare e cantare, qualcuno se l'è cavata.. qualcuno un po' meno ma la parola d'ordine era DIVERTIMENTO e così è stato per tutti! grazie!!