menzione nel titolo, in onore del nostro Gian Nicola
che dopo un po’ di tempo ricomincia ad organizzare
i suoi mitici trekking “tagliagambe”.
Questa volta, complice un tempo abbastanza incerto,
i suoi propositi subiscono un’improvvisa
variazione all’ultimo momento.
In previsione c’era un’escursione nel Supramonte di Baunei
verso Bacu Tenadili con raggiungimento di Bacu Maore…
non è pesante, mi diceva al telefono,
sono circa 6 (leggasi sei!!) ore di scarpinata domenicale
con no so quanto dislivello da affrontare…
Partiamo da Dorgali verso le 7 e 45, con il sottoscritto (Gianluca)
unico dorgalese attorniato dalla simpatica colonia baroniese
(Prospero, Gianfranco C. senza Tex, Silvia, Damiano e il già citato Carrone).
In viaggio pioggia, vento, nevischio ci fanno rimpiangere
il calduccio del nostro letto.. “ma chi me l’ha fatto fare penso..”,
ma niente ci ferma e alla fine verremo premiati.
Ci incontriamo a Baunei, sorvolo sul luogo dell’appuntamento,
con i due Davide di Cagliari, Sergio, Benedetto e Giacomo,
rapide presentazioni e consultazioni altrettanto veloci… conclusione:
il tempo è ancora incerto, la prevista escursione
presenta passaggi esposti, meglio non rischiare,
ripieghiamo su un percorso più semplice, ma molto panoramico…
siamo tutti muniti di macchina fotografica più o meno
professionale e anche se la giornata, fotograficamente parlando,
non è ideale, è deciso oggi faremo i “giapponesi”…
L’obiettivo è Punta Urele, a fianco di Bacu Mudaloro,
l’avvicinamento in macchina è lento, la strada è in diversi punti
abbastanza dissestata. Raggiunta Olobitzi
ci incamminiamo a piedi, il sentiero è ben visibile,
lasciamo l’imbocco di Bacu Padente e ci avviamo verso la nostra meta…
pochi minuti e siamo in cresta, il panorama è da favola
ed anche il tempo in questo senso ci dà una mano,
comincia a farsi vedere il sole, cala il vento, insomma la giornata
non è poi così male…iniziamo a scattare foto,
non so quante ne ho fatto, di una sola cosa son certo,
la vista lascia senza parole, letteralmente ti mozza il fiato…
numerosi scatti verso Cala Biriola, le piscine di Venere, Mudaloro,
la giornata e più chiara si vede gran parte del Golfo di Orosei,
lo sguardo spazia da Cala Gonone, a capo Montesanto,
in una parola bellissimo!!!!
Per non farci mancare niente, da bravi speleologi “visitiamo”
anche la grotta di Urele, una grande sala
con prosecuzione di alcune decine di metri,
“in passato era usata dai caprai del posto” ci informa Sergio,
il quale successivamente ci porta velocemente verso il pinnettu Cuile Ulere.
Qui, finalmente i nostri stomaci possono rifoccilarsi
dalle “fatiche” affrontate….niente capocollo o braciole stavolta,
il pasto è più frugale almeno in teoria…
Raggiunte le macchine, decidiamo di addentrarci
dentro la Codula di Sisine, le piogge di quest’inverno
hanno nuovamente stravolto il territorio, così ci han riferito… stravolto??
La furia dell’acqua ha distrutto tutto quello che
ha trovato nel suo passaggio, spazzato via strada,
alberi e spostato massi come se niente fosse… penso
“impressionante quello che può fare la natura”…
poco male un grosso escavatore e una pala meccanica ci “informano”
che l’uomo non si dà per vinto e cerca di riprendersi
ciò che madre natura gli ha tolto… Rientro (lentissimo) a Baunei,
una birra veloce e partenza verso Dorgali.
Conclusioni: è stata poco più di una passeggiata, bella,
molto panoramica, sicuramente interessante ma
da articolare meglio in futuro quando il Carrone
avrà ripreso forma e smalto dei tempi migliori…
A presto Gianluca.