lunedì 9 marzo 2009

Grotta di Cala Ziu Santoru, lavori in corso


.. ed eccoci qua a depennare sul nostro speleo calendario il 7/8 marzo
con una splendida escursione alla grotta di Ziu Santoru,
cavallo di battaglia del nostro gruppo. È stata suddivisa in tre fasi:
io (Luciano) con Marinella dello Specus vi parleremo della prima,
mirata al controllo di un’ arrivo d’acqua superiore nella
zona “S’Ifferru”, nome a doc per il suo livello
inferiore rispetto al resto e per l’abbondanza di fango.
Armati di tutto il necessario per iniziare il lavoro
(ne sanno le nostre spalle che l’hanno trasportato
lungo il tragitto d’avvicinamento) si è proceduto
a creare un corrimano aereo con 5 frazionamenti.
Lo sforzo è stato immane per la mancanza di punti d’appoggio ma,
grazie alla preziosa collaborazione della collega che
faceva la sicura, il tutto si è svolto con tutta tranquillità.
Arrivati alla parete opposta abbiamo constatato che
quella parte è collegata con “Tutti in sella”, zona
antecedente a “Sa Colla” che è prima di “S’Ifferru”.
Dopo una piccola calata con corda da quella finestra
al termine del corrimano Marinella ha verificato la presenza di acqua sul fondo,
probabilmente è lo stesso sifone visto in una precedente punta esplorativa.
Questo però è un lavoro che demandiamo al mitico Marcello Moi
quando avrà tempo di darci un’occhiata. Tornando al nostro obbiettivo
abbiamo valutato dove iniziare la risalita verso lo sconosciuto,
cosa che ci intriga assai. Prima di proseguire l’armo
decidiamo di fare una meritata pausa all’insaputa di Brunetta al “Campo”,
zona paradisiaca dopo il tugurio di “S’Ifferru”.
Nel frattempo odiamo voci amiche, è arrivato il secondo gruppo
che ha il compito di fare un documento fotografico
con la regia del mastro Vincenzo.
Andiamo ad incontrarli per i saluti di rito con tante risa
per la tanto discussa strettoia “le Ore”.
Ritirato il materiale dai loro zaini occorrente per il nostro fine
ci rimettiamo in moto con la barra Raumer. Oltrepassato il corrimano
creato poco prima e arrivati alla finestra ci sistemiamo comodi
(ma non troppo) per prodigarci nel nostro intento
di riuscire a intravedere qualcosa nella nostra parete.
Rendendoci conto che le energie sono agli sgoccioli risaliamo
soltanto di circa 5 metri con 5 frazionamenti ma
non bastano per vedere cosa ci nasconde la grotta.
Aimè il fisico sta lampeggiando batteria scarica,
ci guardiamo con l’amica d’avventura e all’unanimità decidiamo
di fare dietrofront. Un fischio per avvisare gli altri
che si stavano rifocillando al “Campo” e via.. sono già le 2:30 di notte,
se tutto va bene alle 4 siamo alla macchina, ma una cosa ci rallegra,
non avremo il sovraccarico dell’andata visto che tra qualche
ora entrerà il terzo gruppo per il ritiro dell’attrezzatura usata.
La conclusione di questa spedizione è stata più che positiva,
oltre al lavoro eseguito per la preziosa collaborazione
di Marinella, per me è stato motivo di grande orgoglio
mostrargli i gioielli di famiglia quali Ziu Santoru.
LUCIANO & MARINELLA


Il secondo gruppo, capitanato da me (Gianfranco F.)
entra in grotta alle 17:45 di sabato pomeriggio.
I miei compagni di avventura sono Giovanna dello Specus, Marilina
e il nostro fotografo per eccellenza.. Vincenzo.
Sfruttiamo il lavoro di Luciano e Marinella che hanno attrezzato il
primissimo corrimano e la discesa in scaletta per proseguire spediti.
Le pause comunque sono frequenti, dopotutto siamo
entrati per fotografare la grotta, non sempre queste
operazioni sono facili, districarsi tra i vari cunicoli e
le strettoie della prima parte di grotta non è facile.
Considerando poi che in 4 dobbiamo trasportare 7 tubolari stracarichi,
tutto diventa più difficile. Pian piano proseguiamo verso
la terribile “Le Ore”, strettoia amata-odiata (dipende dal periodo),
tutti i piccoletti che stanno insieme a me passano
più o meno agevolmente.. io purtroppo..
che piccoletto non sono, mi incuneo.. e le mie costole
sono contrarie al passaggio. Segno ne è un bel lividozzo
sul torace che mi porterò per tutta la settimana.
È necessario allargare un po’ il passaggio, operazione che
mi son sempre rifiutato di fare ma aimè.. stavolta
mi sa che è proprio il caso. Superato lo stretto passaggio
possiamo finalmente proseguire. Superiamo “Sala Carota”,
risaliamo “Tutti in sella” e arriviamo al cantiere
di Luciano e Marinella. Il nostro obbiettivo è comunque arrivare
al campo base e liberarci di tutti quei tubolari.
Naturalmente tutto l’avvicinamento ha visto il nostro fotografo
immortalare tutte le bellezze di questa grotta,
(bellezze che solo in minima parte possiamo mostrarvi ora
sul blog visto che tali foto potrete vederle a Icnussa 2009)
mazzosa ma bellissima! Arrivati al campo e gustato un buon the caldo
ricominciamo con le foto, è un susseguirsi di…
“fai luce da lì”… “spostati là”… “fermi… fermi…”
e così possiamo continuare il lavoro nel “Ramo Manuel”,
superata l’ennesima strettoia e dopo una piccola risalita arriviamo
a un bellissimo corridoio con eccentriche
da farci restare senza fiato, eccentriche di ogni forma
e dimensione, così fini che sembrano quasi non esistere
se non fosse per quella goccia d’acqua che non so
con quale forza riescono a trattenere senza spezzarsi.
Documentate anche queste meraviglie si torna al campo,
raccogliamo le nostre cose e alle 4:20 del mattino
riprendiamo la via dell’uscita. Anche noi come
la ditta Luciano & Marinella usciamo un po’ più leggeri visto
che in tarda mattinata dovrà entrare il terzo gruppo
di volenterosi per recuperare parte dell’attrezzatura.
In tre ore siamo fuori dalla grotta, è l’alba,
lo spettacolo del sole che lentamente sale dall’orizzonte
è stupendo. Iniziamo il ritorno alla Codula di Fuili stanchi
ma felici ed è li che incrociamo il terzo gruppo che va
a completare l’opera, scambio di saluti e impressioni
prima di allontanarci in direzioni opposte.
Per il mio gruppo è stata una nottata bellissima,
menzione d’onore a Vincenzo che migliora sempre di più,
a Marilina che ormai è una certezza e
a Giovanna che si è comportata benissimo tra strettoie e corde infangate.
Bravi tutti.
un bravissimi a Luciano e Marinella,
conosco bene quella grotta e so quanto è stata dura per loro.
Ed infine un grazie ai ragazzi che sono entrati
per recuperare i materiali, ed ora cedo la penna
a Prospero che ci illustrerà cosa è stata Ziu Santoru per il terzo gruppo.
A Presto
GIANFRANCO F.


Il terzo gruppo con me (Prospero), Gianluca, Marisa, Luca C., Damiano C.
è stato chiamato in causa domenica.
Il nostro scopo era quello di riportare all’esterno
una parte dei materiali impiegati nell’esplorazione.
Non nascondo il mio timore e dei due nuovi speleo Damiano e Luca
quando in sede, il giovedì si raccontano le passate esplorazioni a ZS…
”cunicolo lungo più di 100 metri percorso in un’ora e mezza,
….strettoie durissime…le Ore, Caterpillar…”
insomma dovevamo misurarci con i cunicoli e le strettoie…
tante strettoie.
Per noi Baroniesi la sveglia suona presto ma,
complice i festeggiamenti della sera prima,
personalmente mi presento in sede con il solito
“quarto d’ora accademico” di ritardo, sono le 8:15”.
Marisa, una sua amica e Gianluca sono in sede ad aspettarci,
ci siamo tutti…si parte.
Alle 9 siamo a Cala Fuili, pronti per il trekking
di avvicinamento di circa un’ora.
Arrivati in spiaggia ci cambiamo, tute,
stivali, casco e subito via in grotta.
Il gruppo è così composto: Gianluca in prima fila,
segue Damiano, Luca ed io a chiudere.
La prima strettoia non è un granché bella,
insomma i movimenti di quelli che mi precedono
mi fanno respirare un po’ di “borotalco”…vabé!
Si va avanti e le strettoie si susseguono,
ogni tanto posso alzarmi in piedi…ad un certo punto
Gianluca ci dice:”potete lasciare le bottiglie tanto siamo quasi arrivati!”
…ed io “come quasi arrivati? Di già?” per farla breve
impieghiamo 40 minuti ad arrivare alla celeberrima Le Ore
mentre in un ‘ora siamo nuovamente all’ingresso.
Arrivati alle Ore tutti aspettiamo di misurare le nostre
doti da strettoisti ma ci attende una sorpresa …
Le Ore sono diventate I Giorni…insomma una strettoia larga!
Si racconta che qualcuno…non riuscendo a passare,
abbia forzato il passaggio!!:-))
Passiamo Le Ore e subito davanti a noi una
spettacolare Sala Carota…non vi dico il perché ..
dovrete andare a vederla!!
Ma siamo senza imbrago e poiché il gommone
ci aspetta per il ritorno, ci affrettiamo e facciamo autoreverse…
un’ora e siamo fuori dove troviamo Marisa
e l’amica ad aspettarci, (oltre a Pietro con il gommone).
Il ritorno in porto avviene con il gommone di Fabio,
il quale ci accompagna anche a Fuili per prendere le macchine.
Breve pranzo ristoratore in una piazzola sopra Gonone
seguito da un caffè al bar della Rotonda dove ci raggiunge
anche il Carrone…che voleva farci una sorpresa a ZS
ma noi l’abbiamo fatta a lui rientrando in gommone!!
Bella esperienza, ringrazio tutto lo “staff” che permette
simili avventure, onestamente, complice la mancanza degli zaini,
i cunicoli sono stati uno spasso…veramente una figata!
Rimane la voglia di percorrere tutta la grotta
per vedere ciò che di bello ci riserva…per ora
ci accontenteremo delle belle foto di Vincenzo&C.
Un saluto a tutti
PROSPERO

9 commenti:

  1. eh caro Prospero, mi spiace tanto per la sorpresa di Le Ore ma un altro po' e mi rompo una costola. per quanto riguarda gli altri cunicoli è vero, non sono impossibili ma farli al rientro.. pieni di fango, stanchi (il resto della grotta è più duro) e sopratutto con più di 2 tubolari a testa non è uno scherzo... detto questo, bravissimi tutti, il gruppo ha collaborato nel miglior modo possibile, poi ci godremo insieme le foto scattate sabato notte! davanti a una freschissima birra... vero Vince......???

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  2. Bravi, bel resoconto. Avrei voluto essere dei vostri!
    Sono comunque sicuro che le occasioni non mancheranno.

    A Presto

    Carlo

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  3. Il colore del mare.E non appena riesci a varcare l'ingresso,il rumore delle onde ti accompagna nel magico mondo di una grotta che si fa desiderare e per ammirarla devi conquistarla attraverso le sue strettoie e i suoi cunicoli,facendo presagire nasconda cose preziose...e belle sono le concrezioni che ho potuto vedere!Tutto ciò mi fa venire voglia di tornarci presto.Grazie Luciano per avermi invitato!!!Grazie agli amichetti del CSAD
    marinella

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  4. Dai la prossima volta sarà interessante andarci in gruppo...un grande gruppo, divertirsi, fare delle squadre di lavoro e dividersi equamente (o equinamente!!?) gioie e dolori!!
    Io sono pronto!
    Un saluto
    Prospero

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  5. equinamente? speriamo non legga il post Damiano altrimenti organizza subito barbecue e fettine di cavallo!!

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  6. Innanzitutto un bravo indistinto a tutti quelli che hanno partecipato a questa spedizione con alcune menzioni d'obbligo:
    a Luciano e Marinella x l'enorme sforzo fatto, anche se non ho potuto ammirare i risultati,spero di farlo in futuro..
    ai nostri ex corsisti ormai speleologi a tutti gli effetti, dopo ZS e la prova delle strettoie vi meritate un 10 e lode...e cmq giovedì ci invitate una birra a tutti...
    a Gianfranco, a cui sono legato da una "stretta" amicizia che, dopo questo fine settimana, si è anche "allargata".....
    A presto.

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  7. presidente, l'allargamento della strettoia è stato ampiamente documentato anche con video e le è stata dedicata, così la prossima volta ci passiamo insieme

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  8. Veramente un resoconto imponente ^^ e ben fatto mi è venuta voglia di vedere questa grotta quanto prima, le foto sono spetacolari e se sono solo delle piccole dimostrazioni della bellezza della grotta.....
    Ciao a presto

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  9. cari compagnetti dello Specus, che fascino la grotta! E che spettacolo il sole che sorge proprio davanti all'uscita! Per questo e per tutte le belle sensazioni di questo we, ringrazio gli amici del CSAD che mi hanno voluto con loro in un nuovo viaggio che per me è stato uno dei più belli... bravi tutti coloro che hanno descritto in queste righe il diverso modo in cui i tre gruppi hanno vissuto la grotta.
    Ci vediamo a Santadi tra qualche giorno e facciamo festa festa!
    A presto
    Giovanna

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