martedì 29 luglio 2008

VIII Corso di I livello



Ormai ci siamo quasi..
La data di inizio del nuovo Corso di I livello si avvicina.

Partirà il 16 Settembre e
si concluderà il 26 Ottobre 2008.


Le serate dedicate alle lezioni teoriche
saranno 11, prevalentemente di martedì e sabato.

Le escursioni saranno 8 (2 di sabato e 6 di domenica).


La campagna iscrizioni è già aperta,
ricordiamo che c’è un numero massimo di corsisti
che verranno accettati
quindi chi avesse voglia di frequentare il nostro Corso
non perda tempo, si iscriva quanto prima.


Ciò che chiediamo a coloro che frequenteranno il Corso è:

intanto aver compiuto la maggiore età;

un certificato medico in cui si attesta che chi desidera iscriversi
è idoneo allo svolgimento di attività sportive non agonistiche;

ovviamente la quota di iscrizione.

Ciò che daremo loro è:

la garanzia che per tutta la durata del Corso
l’allievo/a è coperto/a da polizza assicurativa;
la certezza che durante tutto il Corso saranno seguiti da Istruttori qualificati;

il noleggio (compreso nella quota di iscrizione) per tutta la durata del Corso
dell’attrezzatura speleologica personale;
attestato di conseguimento della qualifica di I livello;

per maggiori informazioni e per le iscrizioni
vi ricordiamo che è possibile contattarci
via mail a questo indirizzo:




lunedì 28 luglio 2008

TUTTI A MOLLO AL BUE MARINO

Quale onore!
Questa volta tocca a me raccontare la nostra domenica!
Ramo speleologico del Bue Marino…


Che dire?? Giornata fantastica!
Siamo partiti alle nove dal porticciolo di Cala Gonone.
Il gruppo “misto” è composto dall’infaticabile Luciano,
Gianluca, Vincenzino, Gianfranco C., Marilina e me del C.S.A.D.
e da Alberto e Elisabetta dello Specus (Cagliari).
Abbiamo un ospite (forse futuro speleologo?? Mah!):
mio fratello Gianluigi. Quale miglior battesimo?
Qualche minuto di barcone e attracchiamo
all’ingresso del ramo turistico della grotta.
Inizia la lenta vestizione tra gli sguardi curiosi dei turisti…
sembriamo proprio dei veri esploratori tra mute, sacche stagne,
caschi speleo e bottiglie vuote (per non far affondare i tubolari).
Finalmente entriamo dalla passerella che i turisti
percorrono durante le visite guidate
e già la grotta si mostra in tutta la sua bellezza.


Il mio primo pensiero va ai ricordi delle gite fatte lì da bambina...
la magia è sempre la stessa!
Finisce la passerella e si spengono le luci artificiali.
Accendiamo i nostri led e inizia l’avventura!
Percorriamo tra tante risate e sguardi incantati il primo laghetto.


Il gruppo è affiatatissimo!
Gianluca fa mille foto, Vincenzo e Luciano giocano come due bimbi..
ci tuffiamo.. e nuotiamo un sacco!!
Gianluigi è estasiato… forse l’ho convinto.. chissà??
Su una spiaggietta ci aspetta però uno spettacolo davvero triste…
Troviamo inizialmente una bottiglietta d’acqua e dei guanti…
si vabè, è sporcizia,
ma pensiamo che qualcuno l’abbia solo dimenticata…
poi guardando meglio e scavando tra la sabbia
Luciano riporta alla luce un cumulo di immondizia varia,
origine francese, probabilmente abbandonata dopo un campo interno.
La rabbia è tanta. Si dovrà tornare e portarla via…
Arriviamo al sifone e tutti incitano Luciano e percorrerlo in apnea..
ormai dopo VPF può far tutto il ragazzo!!
Il ritorno è velocissimo (pure troppo vero Vincè??)


La birra ghiacciata ci attende in sede…
un’altra bella domenica è andata…


Grazie ancora a tutti!!

Benedetta

mercoledì 23 luglio 2008

TOTO-NOME PER IL SUZUKINO

Questa volta ho voluto intervenire sul blog
con un articolo diverso dal solito, molto più “leggero”,
infatti esso non riguarda nessuna uscita,
non è dedicato ad un avvenimento o ad una ricorrenza particolare,
ne è relativo ad argomenti tecnici,
bensì è un (spero) simpatico quesito che pongo a tutti i navigatori,
bloggisti, speleologi e non…. vale a dire:
glielo vogliamo dare un vero e proprio nome al mio Suzukino???
Chiamarlo così è diventato troppo riduttivo
per uno che spesso è parte integrante
e fondamentale delle nostre escursioni,
che in parte ci allevia delle fatiche con il trasporto,
fin dove possibile, dei nostri zaini,
che non si lamenta mai (anche perché non gli conviene)
che anche nell’ultima uscita (Voragine di Tiscali)
si è comportato egregiamente.
ed allora lancio la proposta,
secondo me si merita un nome personalizzato
e coinvolgo tutti voi affinché mi diate una mano per trovare,
se mai esiste, il nome più adatto.
Le uniche indicazioni che mi sento di darvi in questo “totonome”,
sono relative al fatto che esso non deve essere troppo lungo
, deve essere facile da ricordare e soprattutto
non deve essere “troppo effeminato”,
come direbbe il Ministro La Russa alias Fiorello.
È anche vero che l’autovettura o la macchina è femmina,
ma qualche nome suggeritomi tipo Camilla
(senza offesa per chi porta questo nome),
mi sembra proprio fuori luogo,
meglio qualcosa da “veri uomini”,
sempre riprendendo un concetto del duo Fiorello–La Russa.
Io una mezza idea c’è l’avrei
e l’ispirazione mi è venuta mandando un sms al mio Vice,
Ziu Tonino,
dove gli descrivevo che il Suzukino si era fatto valere sullo sterrato,
sembrava unu DIMONIU… ecco,
il nome che ho pensato è proprio questo…
Adesso che ho lanciato il mio nome, spero che rispondiate numerosi,
soprattutto suggerendomi altri nomi,
ma, se proprio non vi viene in mente niente,
esprimete il vostro giudizio sul(i) nome(i) proposti.
Grazie per la collaborazione.
A presto, Gianluca.

lunedì 21 luglio 2008

Finalmente alla Voragine di Tiscali


La torrida giornata di domenica 20/07/08
ha visto noi del CSAD ed alcuni dello Specus
di Cagliari impegnati nella discesa dall'alto dellaVoragine di Tiscali
(c.a. 95 mt di cui 70 a tiro unico).
Il gruppo è abbastanza variegato,
siamo Gianfranco Fancello, Luciano, Gianluca, Prospero,
Vincenzo ed io Gianfranco Canu;
i simpatici cagliaritani hanno il supporto morale
del plurifesteggiato Paolo Salimbeni, e sono
Andrea, Pasquina, Marinella, Benedetta, Roberto, Marcello;

L'appuntamento per noi è in sede alla solita ora,
poi dopo un po' di riflessione sulla logistica partiamo alla volta di
su Gologone dove già ci aspettano quelli dello Specus
che già dalle prime battute dimostrano di essere veramente in gamba
e di avere molte cose in comune con noi:
sopratutto nell'ambito della scuola di pensiero detta"del rutto libero".
Molto bene, la compagine è ok penso io!!
Ci incamminiamo alla volta dell'attacco lungo il sentiero
che porta alla dolina di Tiscali laddove poi
ci dividiamo in due gruppi:

quelli che passano dall'ingresso basso ( Prospero, Vincenzo, Marcello)
e il resto che vanno con zaini e pesi
alla ricerca dell'ingresso alto..mah..


saliamo troppo, anche perchè abbiamo ignorato le voci
del gruppo che passava verso l'ingresso basso
che avevano giustamente notato che ci stavamo portando troppo in quota....(!)..
OK SCENDIAMO,
probabile che la grotta si sia spostata!!!...

Il trekking di avvicinamento è più lungo del previsto
e quindi arriviamo finalmente all'ingresso del baratro che è quasi l'una.

Ok, la prima cosa che penso e che poi dico al bravo Gianfranco Fancello è:
"Non scendo, ho la fifa!!!".
Effettivamente l'impatto visivo è impressionante,
così medito nel mentre che Luciano inizia a prepararsi
per attrezzare la discesa.
Anche gli altri iniziano la "vestizione".


Il prode Luciano si carica gli zaini con corde fettucce
e chincaglieria varia ed inizia ad attrezzare, dopodichè iniziano a scendere
i cagliaritani con molta sicurezza.

Tra una cazzata e l'altra io inizio comunque a indossarel'attrezzatura così dico
"magari cambio idea".
L'attesa è lunga prima del libera e questo mi permette di rilassarmi e di,
alla fine, decidere di scendere,

siamo rimasti in tre . io, Gianluca e Gianfranco.
Mi guardo il baratro da sopra un’ ultima volta
poi mi attacco con le longes al traverso.
Corda nel discensore e sono sul primo facile salto.
la discesa è ok, sto sudando ma sono tranquillo,
passo il secondo frazionamento con facilità,
e ora??? Si deve scendere ancora e spostarsi sulla destra per
il cambio corda sul salto lungo.
La cosa sembra più complessa di quello che poi alla fine è.

Vero è che la posizione è piuttosto scomoda anche se
noto con piacere la presenza di una staffa
per facilitare lo sgancio della longe corta...
comunque mi avvicino e infilo la corda dell'ultimo salto lungo


sul discensore notando che è veramente pesante!!
Ho il tempo di notare sia l'altezza che l'ampiezza
dell'antro e vedo piccolissime le luci dei caschi dei compagni: Bellissimo!!
La discesa procede lenta per via del forte attrito della corda
tesa sul discensore tanto che all'inizio si è costretti
a "tirarsi giù" per poter scendere..

è veramente un colpo d'occhio spettacolare e maestoso
e non mi pento di essere sceso.
Piccola pausa per rifocillarmi e poi a fare un piccolo giro con gli altri.


"ma risali ???" chiede Luciano
rispondo io "già è molto che sono sceso..." ...

Comunque gli altri si avviano verso l'uscita bassa

per il trekking di rientro...e siccome io sono un tipo molto deciso
opto con Gianluca e Gianfranco F. di risalire anch'io su corda!!

La salita è chiaramente molto faticosa, ma piano piano
e con diverse pause riesco a saliresenza particolari problemi,

anche il frazionamento del salto grande sembra ancora più semplice in salita.
Ora è il turno di Gianfranco Fancello al quale tocca il gravoso compito di disarmare
e sopratutto di tirare su 150 mt di corda!!!
Ma è massiccio e dopo qualche minuto lo vediamo riaffiorare dall'orlo carico come Babbo Natale!!!
doverosa pausa per bere e poi tutti e tre
sul Suzuki di Gianluca per raggiungere gli altri.

La guida del nostro presidente sul fuoristrada pesante si rivela
sempre più tecnica e precisa (mi fa anche un po' impressione).

affronta e taglia i difficili tornanti come un cardiochirurgo!!!
complimenti al Suzuki e al pilota!!.

Pit stop doveroso a su Gologone per una birra veloce, saluti e baci e poi via sulla strada del rientro..Conclusioni: bellissima giornata:
calda e faticosa ma assolutamente da incorniciare!!!
Gruppo di Cagliari bravissimi e simpaticissimi
I migliori: Quelli che sono scesi ed anche risaliti!!!


Menzione di merito a Gianfranco Fancello che ha disarmato praticamente quasi tutto da solo: Puff che fatica!!!


saluti Gianfranco C.

venerdì 18 luglio 2008

Villaggio VPF a 12 STELLE!!


La villeggiatura è iniziata venerdì 11 alle 19 circa,
quando ci accingiamo all'ingresso con 8 componenti della squadra,
gli altri seguiranno più tardi.
Già da subito si può notare il comfort che offre la struttura,
aria condizionata a manetta,
si inizia con le galattiche discese su corda per
circa un'ora e mezza
(lo zaino per ora può essere ancora un piacere)
per concludere alla reception (vecchio campo)
dove toglieremo e lasceremo l'attrezzatura…che sollievo!


Ci attende ora un corridoio (frana)
senza tappeto rosso però
e mica tanto alto,ma vabè,
tratteniamo ancora un po' l'esultanza pensando
poi che all'arrivo al salotto buono (nuovo campo)
troveremo le danzatrici del ventre a darci il benvenuto..
et voilà.. si inizia a sentire la musica! (la cascata)
ma di danzatrici neanche l'ombra
però notiamo le suite ben disposte con le restaurant
provvisto di tutta l'argenteria,
il pasto frugale e il materasso ad aria dà
un non so che di sceicco (tottu roba po sennores).
Il risveglio del gallo alle 9 da il via alla prima colazione,
preparazione zaini e vestizioni, tutto adagio,
senza stress come nei più sciccosi villaggi
per partire alle 12 ai giochi d'acqua.


Si inizia con una divertentissima risalita su cascata (atollo)
per continuare su corridoi stretti e laghetti
fino arrivare ai famigerati 3 sifoni in apnea
che tanto da pensare mi hanno dato..
ascoltiamo un attimo i consigli della gente del posto:
come farli uno alla volta e.. V I A! ..1° ok, 2° ok, 3° ok, 4°??
Luciano è uscito? Lucianoo.. L U C I A N O O O ! ! !
suspance... Siii...
sono uscito sguazzando dall'ultimo sifone
senza fermarmi a metà!!
tranquillizziamo un po' i cuori nel mentre
che passano gli altri e via di nuovo
a percorrere laghi,spiagge e toboga.


La struttura offre un po’ di tutto,
fiume ma anche montagna (Olimpo) e quindi a scalare
e vai che ce n'è, per divertirci ancor di più
hanno pensato bene di mettere del sapone (fanghiglia) in salita
così i nostri scarponi fanno fatica a prendere grip,
ma anche qui a parte qualche attimo di squilibrio
l'abbiamo superato discretamente.

A questo punto per renderci conto della maestosità dell'ambiente
possiamo notare l'eco-eco (1° sala) ma proseguendo
osserviamo l'imponenza con l'eco-eco-eco (2°sala).
Un po' sudati dalla sauna ci rinfreschiamo di nuovo
sull'acqua fresca (fiume) che da li a poco
uno di noi si stava mettendo in cattive acque
tentando di trattenere uno zaino negativo
con bombole ed erogatori..
altro momento di suspance.


Ridato animo al protagonista,si recupera lo zaino
dal fondale e si porta dove sono tutti gli altri
che aspettano ansiosi (arrivo sifoni).
Si può iniziare l'assemblaggio di tutto il necessario
dei tre speleo sub, sono già arrivate le 19
che si procede all'immersione..
le ultime disposizioni,bacini alle donne..e giù.
Appuntamento alle 21 per il rientro.
Abbiamo tutto il tempo di raccontare cavolate, fare the e riscaldarci,
ognuno come può, lo spazio è ristretto, una penisoletta 3m per 2.
Il tempo scorre non tanto veloce, arrivano le 21,
ancora non si vede nessuno, nessuna preoccupazione conoscendo i tipi..
dobbiamo attendere sino alle 22.30 per vedere
le prime luci dal profondo.
gli diamo pochi attimi e giù con le interviste.
gallerie, saloni, frane e fiume lungo la linea di contatto.
Ciò e quello che hanno trovato e quello che
ci ha riscaldato l'animo, dietro quello scrigno d'acqua
il vuoto!!
se non bastasse cambia pure la direzione,
verso territorio orgolese.
Col sorriso sulle labbra in fretta e furia ripercorriamo
tutta la giostra per arrivare al tanto desiderato salotto
sperando che le danzatrici avessero preparato la cena
ma ahimè non abbiamo quella sorte.
Sono circa le 4 quando apprezziamo la comodità del letto.
Il gallo sempre puntuale alle 9 ci dà il buongiorno
e con la solita flemma dei preparativi per il rientro
si fanno le 14.
Prima di caricare lo zaino in spalla mi fermo un attimo
per ascoltare la colonna sonora delle due notti
e pensare del rispetto reciproco che abbiamo avuto col VPF..
gli ultimi saluti e via,si parte..
l'ultimo spenga la luce!
Impiegate ben 3 ore e mezza per vedere il sole e sentire l'afa...
già mi manca l'aria ho pensato..


SONO STATI 3 GIORNI INDIMENTICABILI DELLA MIA VITA,
VISSUTI INTENSAMENTE A STRETTO CONTATTO
CON ALTRI AMICI.. EH SI..
E' STATA UNA BELLA STORIA,
E PENSARE CHE IN QUESTO VILLAGGIO
NON SI PAGA UN EURO PER AVERE TUTTO QUESTO!
VALE LA PENA DI RITORNARCI..
BASTA DEL SUDORE E UN PO' DI FATICA.


LUCIANO TESTONE

mercoledì 16 luglio 2008

Fuili – Tuttavista

Weekend a tutta natura per il CSAD.
Luciano e Marcello da Venerdì al VPF,
Gianfranco Canu, Marilina e il sottoscritto
sabato sera alla Codula di Fuili
mentre domenica ancora i due Gianfranco,
Gianluca, Prospero e Gian Nicola
a fare un po’ di speleo-ricerca tra i calcari del Tuttavista.


Del VPF ve ne parlerà Luciano quindi partiamo dal sabato:

serata fresca alla Codula di Fuili?neanche per idea!
Il caldo e l’umidità all’interno della bella codula
sono insopportabili
ma si va.


Bello il trekking di avvicinamento,
siamo solo tre e si va spediti fino
a raggiungere il primo salto da attrezzare.
Stavolta lascio l’incombenza dell’attrezzamento
al bravo Canu che Con qualche suggerimento
prepara bene la discesa.


Le preoccupazioni del giorno però non sono quelle
dei doppini accavallati o delle anse lunghe o corte…
Ci interessa che la spalla di Marilina
non faccia le bizze!
E così è quando è il suo turno di discesa…
tutto ok! E si tira un sospiro di sollievo.
La seconda discesa, la più lunga,
è quella che ci prende più tempo.
Ci sono i traversi da attrezzare,
Canu se la cava bene anche e soprattutto
ad occhi chiusi (…..)
Arrivato il turno di Marilina stesse domande di rito…
”La spalla??”
Tutto ok!
È il momento del terzo salto,
ma dopo una mia breve discesa
per controllare lo stato del frazionamento
e vista l’ora già tarda..
decidiamo di ripiegare e riprendere la via di casa.



E siamo a Domenica,
io e Gianluca raggiungiamo ai piedi del Tuttavista


l’onnipresente Canu, Prospero e Gian Nicola.
C’è chi è armato di roncola, chi di GPS,
chi di cesoie e chi di macchina fotografica.
Ma l’obbiettivo è uno solo:
rastrellare una porzione della montagna alla ricerca di cavità.
Io sono così ottimista
che mi son portato dietro l’attrezzatura da discesa...

non si sa mai…

La giornata pare fresca, il cielo è coperto
e dal mare arriva un po’ di brezza,
ma è giusto una illusione,
il sole non ci mette molto a far capolino dalle nuvole
e a rosolare le nostre zucche!
Per l’uomo capra (G.Nicola) nessun problema
ma io e il mio omonimo Canu stiamo lentamente evaporando!
Il paesaggio è meraviglioso, la zona da battere non è difficile,
quindi non linfatica molto a creare

una sorta di rastrello che ci permette di non tralasciare niente.


Purtroppo il mio ottimismo finisce in fretta..
Nessun accenno di grotta, neanche minimo.
Ma guardando sempre il lato positivo…
almeno è una zona in cui ora sappiamo di non dover ripassare.
Il tempo dedicato alla ricerca non è molto,
infatti per l’ora di pranzo dobbiamo rientrare a Dorgali..
e quindi sotto il sole cocente si batte in ritirata e… a casa!!
Sicuramente dovremo dedicare altre uscite a questo monte,
come ad altri.. personalmente aspetto giornate più fresche.

Gianfranco Fancello

lunedì 7 luglio 2008

Salimbeni Day a Su Mannau


Sabato 5 luglio,
siamo in trasferta a Fluminimaggiore,
per un fine settimana al di fuori
del nostro amato Supramonte.
Siamo in sei, io (Gianluca), Gianfranco F., Marilina,
Luciano, Prospero e Vincenzo.
Alcuni hanno raggiunto l’area di sosta
de Su Mannau dalla mattina,
devono sbrigare alcune faccende “tecniche”
della scuola di speleologia, gli altri arrivano in serata.
Si provvede immediatamente a sistemare
le tende per la notte
(in realtà, a posteriori posso affermare
che le abbiamo piazzate per la mattina seguente)
e dopo una veloce serie di saluti
ci prepariamo all’evento:
oggi si festeggia il compleanno del grande Paolo Salimbeni,
una vera e propria icona,
un grande della speleologia sarda e non solo,
arrivato alla rispettabile età di 60 anni
sempre accompagnato dal suo buonumore
e dalla sua disponibilità.
Per l’occasione il nostro gruppo,
ha dedicato a Paolo “un’interpretazione personale”
della sua inconfondibile figura con annesso
quadro ricordo

e soprattutto con maglia personalizzata,
maglia che ha avuto un grandissimo successo
tra il centinaio di persone presenti…alla fine,
senza presunzione posso dire che il nostro omaggio
era quello più originale.


La serata e soprattutto la nottata è andata avanti
piacevolmente fino all’alba inoltrata
con ampie mangiate e bevute,
discussioni speleologiche e non,
il tutto condito da personaggi folkloristici,
per non dire altro…


All’alba io e il Prospero siamo stati

svegliati dai rumori provocati
da animali a due
(leggasi persone)
e a quattro zampe (maiali),
dopo di che vista l’impossibilità di dormire
abbiamo deciso di rendere pan per focaccia a chi di dovere…
Lentamente con risvegli più o meno buoni (vero Vincè?)
ci siam preparati per l’ingresso a Su Mannau,
ma sia per la stanchezza della notte (Vincenzo)
che per problemi alla spalla (Marilina)
accompagnati da Gianfranco hanno mollato quasi subito.
Io e Prospero abbiamo proseguito fino al pozzo Bologna,
dopo di che anche noi abbiamo fatto retromarcia.
Prima di uscire un veloce sguardo alla parte turistica,
con ammirazione entusiastica
dei bellissimi ambienti presenti
e poi all’esterno dove ci aspetta un caldo opprimente,
un veloce spuntino e soprattutto
tre ore di viaggio per il ritorno a casa…
Conclusioni:


- la festa per Paolo, meritata, bellissima,
resterà nei nostri ricordi e non solo…,
ottima la compagnia presente;
la grotta è bellissima peccato che
abbiamo potuto fare ben poco,
la prossima volta ci dedicheremo soltanto a lei …
almeno credo.

Alla prossima, Gianluca Serra.

martedì 1 luglio 2008

Finalmente a Su Bentu

Domenica 29 Giugno,
dopo alcuni rinvii eccoci finalmente
davanti all'ingresso di questa
bellissima grotta in cerca
di un po' di refrigerio .
oggi siamo in 3.. numero perfetto:


io, l'immancabile Gianfry Canu
e il sempre-verde Graziano!


il passo
sopratutto nel primo tratto è spedito,
finchè non si arriva alla spiaggetta
dove scorgiamo alcuni sacchi a pelo..


la grotta è affollata oggi.
cerchiamo di superare
senza far rumare i nostri colleghi
entrati dal sabato ma
il nostro sferragliare non può
che svegliarli!
veloce saluto e ci leviamo di torno
prima che ci lancino qualche moschettone!


dopo un attimo iniziamo
gli infiniti traversi dove
riecheggia il suono
dei moschettoni che si aprono
e chiudono a ritmo quasi cadenzato
e il nostro "libera" ripetuto fino allo sfinimento.


Più si va in fondo e più la grotta si fa bella,



le rocce modellate dall'acqua
alla "Grande Curva" sono vere opere d'arte.

Si risale verso "Campo Chessa"
dove facciamo una piccola sosta
approfittando della sua maestosità
per fare qualche prova di eco.

Canu ci conforta con un buon teh caldo...
pardon.. tiepidissimo! ma sempre ben gradito.





prossima tappa : Sala Piredda.
bellissima, con le sue enormi vasche
che sembrano più piscine
progettate da un eccentrico architetto.

piccola risalita verso il "Sombrero"
che ci aspetta attorniato da stupende colate,
stalattiti ed eccentriche.

è ora... i nostri stomaci borbottano e
non possiamo non accontentarli, si mangia,
veloce riposo e si prende la via del rientro,
ancora i traversi...

e vai con il "Liberaaa... liberaaa".

pochi metri e la tangenziale Su Ben
è di nuovo intasata..
i nostri amici dello Speleo Club Oristanese
ci incrociano e scambiamo
qualche battuta prima di
divincolarci e riprendere
la nostra strada che ci porta all'uscita
dove il caldo che avevamo scordato ci attende impietoso!

considerazioni:

la grotta è stupenda, non è una novità.


da rifare quanto prima sicuramente.
ottima la compagnia seppur ridotta.

a presto,

Gianfranco F.