sabato 21 giugno 2008

Cosa ci da la grotta?


In questo weekend in cui,
la sezione speleologica si trova
impegnata in altre faccende,

non potendo raccontarvi
le nostre nuove avventure,
perché non raccontarci
quelle già passate?

La maggior parte di coloro
che leggono il Blog

va in grotta spesso,


altri un po’ meno.

C’è chi non riesce ad uscirne e c’è
chi proprio non intende entrarci.


Ma perché andiamo in grotta?


Ognuno di noi ha vissuto

esperienze diverse in grotta,


tutti abbiamo iniziato per un motivo….


Con i vostri commenti

sarebbe bello cercare di capire :

Perché quella prima volta

ci inoltrammo attraverso quell’ingresso

così buio e carico di mistero?




Cosa ci ha spinto
ad iniziare questa attività e
cosa proviamo ogni volta
che ci ritroviamo
in questi ambienti così diversi
dal mondo esterno che ci circonda?

5 commenti:

  1. La mia prima volta in grotta? Alla voragine di Tiscali ormai 3 anni fa. Un'esperienza unica, un mondo immenso e sconosciuto che con il suo buio ha acceso in me una miriade di luci!! Mi sono sentita completamente a mio agio in quell'ambiente cosi' sconosciuto sino ad allora..la grotta si e' fatta amare, mi ha regalato emozioni indescrivibili, stare al suo interno, ascoltare il suo silenzio e sentirla tutt'intorno e' stato spettacolare.
    Mi sento onotata per merito dei miei compagni quando ad ogni uscita posso godere delle sue meraviglie, ogni volta e' come ricevere un regalo, un'abbraccio, molte volte anche qualche livido..
    ma va benissimo così lei sa sempre come farsi perdonare. In me ha lasciato indelebili ricordi che mi spingono ogni volta a voler esplorare ancora quel mondo che ammiro e rispetto e che spero mi voglia come ospite e visitatrice ancora per molto..molto tempo.
    Mara

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  2. Ho iniziato ad andare in grotta perchè volevo apprendere le tecniche delle manovre su corda,insomma volevo apprendere quelle tecniche che mi permetessero di spostarmi nelle zone più difficili del Supramonte.
    E così ho conosciuto l'affascinante e incredibile mondo sotterraneo(che figo che è Dio!). Per un po di tempo ha abbondantemente sfamato la mia grande voglia di avventura e curiosità, poi però la mia natura "solare" mi ha riportato in superfice alla mia grande passione il Supramonte. Devo dire però che la grotta mi ha dato tanto, è una valida palestra, sia di tecnica che di vita. La consiglio a tutti quelli che vogliano iniziare a fare trekking serio,si impara da li....badate però, è estremamente affascinante(non per niente si dice al femminile)potete restarne innamorati per sempre!
    Gian Nicola

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  3. non ricordo quante grotte ho visto e "vissuto", son passati quasi dieci anni da quando ho iniziato, per curiosità ma spr per "ignoranza", nel senso che conoscevo pochissimo il nostro territorio. La grotta mi ha dato tanto, delusioni incluse, ma finchè il suo mondo sarà una reciproca sorpresa io continuerò a frequentarla...
    Gianluca

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  4. "Scoprire cio'che si cela oltre le apparenze"
    questo è ora per me la grotta.rimango sempre affascinato dai mondi sotterranei immensi con cosi piccole e difficoltose "porte" per accedervi: è possibile che cosi tanta immensita' sia celata da una cosi' insignificante fessura (pensa a Istettai..??) Questo, mi muove verso la grotta..a volte mi pare di sentire come un sussulto volgendo lo sguardo sul buio e sul vuoto e in qualche modo, sento che mi attrae...non so bene come...
    Vero è che conosco da poco questo mondo...credo però di avere piu'controllo sulle molte paure degli inizi: il vuoto il buio i pozzi ecc.ecc. e questo lo devo ai compagni d'avventura, perchè la grotta e la speleologia è conoscere continuamente sia l'ambiente che ci circonda ma sia sopratutto se stessi in uno spirito di continuo miglioramento.

    salude
    G.F.Speleobar

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  5. Perché amo la Speleologia.

    Quante avventure avrei da raccontare
    dopo 12 anni di grotte.

    Ho iniziato per caso,
    con mille paure e mille dubbi,
    come tutti d’altronde.
    (che ci crediate o no, avevo il terrore delle strettoie..)
    ma la grotta si è subito fatta amare
    e da allora non l’ho più lasciata.
    È sempre nei miei pensieri, anche troppo qualcuno dice,
    ma non posso farne a meno,
    è la mia vera passione!

    Ho conosciuto tanta gente,
    tanti fratelli,
    perché per me noi speleologi
    siamo una grande famiglia.

    In tutti questi anni ho avuto il piacere e l’onore
    di entrare in decine di grotte,
    ognuna a suo modo bellissima,
    ho tanti ricordi di esplorazioni, scoperte,
    tante grandi soddisfazioni e altrettante delusioni
    ma non smetterò mai di amarla!

    La speleologia mi ha dato tanto,
    così come tanto mi hanno dato i miei compagni
    che mi sopportano e che con me
    condividono questo mondo così affascinante.

    Vi saluto.. devo organizzare la prossima uscita.. ;-)

    Gianfranco Fancello

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