domenica 9 agosto 2009

Nurachi, attacco al sifone


Continuano le esplorazioni all’inghiottitoio di Nurachi,
anche se a ranghi ridotti visto il periodo che sicuramente
invoglia i più a trascorrere i weekend al mare.
È sabato pomeriggio, all’appuntamento arriviamo
io e Graziano. L’obbiettivo odierno è dare una veloce
occhiata al sifone terminale per studiare la logistica
di una eventuale prossima immersione…


almeno così credevo!! Infatti quando vedo i tubolari di
Graziano capisco subito che non sarà una escursione veloce.
Sono le 16, il buon maestro si è portato dietro una bombola,
con tutti i suppellettili di contorno. Insomma.. siamo
in due e ci trascineremo 4 tubolari belli pesanti.
i problemi non tardano ad arrivare, dopo aver superato
agevolmente il tratto iniziale, scendo il tratto di corda
che porta alle condotte, poi arrivato il turno
di Graziano, iniziata la discesa.. il tubolare
più ingombrante.. si incastra nello stretto pozzetto!
Siamo nella m…a!!!! mai però sottovalutare l’esperienza
ed ecco che dopo qualche minuto di lotta.. Graziano
riesce a divincolarsi anche se non certo con tecniche
da insegnare nei corsi di primo livello…
(tralascio i dettagli altrimenti ci ritirano
la qualifica di Istruttori!!).


Fatto sta che finalmente possiamo riprendere,
io vado avanti a far da Cicerone, tutto procede bene,
incrociamo anche 2 speleo topi che ci
osservano incuriositi. Io più che incuriosito li guardo
schifato data la loro taglia extra large..
ma non ci attaccano e continuiamo la nostra fatica verso il lago.


Una volta che ci arriviamo, dopo aver ripreso fiato
è tempo di indossare le mute, io sono il primo
ad immergermi.. con disinvoltura, almeno finché
l’acqua gelida non si insinua nella mia muta
togliendomi il respiro. Quello che ci attende è un bel passaggio,
con lo spazio giusto per passarci la testa
per poter respirare, è bello, ripasso più volte con la scusa
dei tubolari da oltrepassare. Una volta usciti dall’acqua


ci attende un bellissimo ambiente, con grandi vasche
colme d’acqua limpida, cannule, stupende pareti e soffitti
incredibilmente modellati dalla forza dell’acqua.


Ma non possiamo dilungarci troppo, il tempo scorre
e non siamo ancora arrivati al sifone. Vi giungiamo
dopo qualche minuto e iniziamo subito i preparativi.


Graziano si immerge e inizia l’esplorazione di quello
che si rivelerà un sifone… non sifonato.. !
tornato indietro lo assillo subito con le classiche domande,
il suo resoconto non è come lo speravo:
c’è spazio per respirare ma è basso.. molto basso!
E il fondo è ricoperto di fango! “e te pareva” penso io,
ma non ci perdiamo d’animo, studiamo già qualche modo
per poterci lavorare nelle prossime escursioni.
Non basta un sifone per fermare quelli di Nurachi!!!!


Raccogliamo le nostre cose e iniziamo il rientro,
non c’è tempo neanche di dare un’occhiata al buco
soffiante di cui mi avevano parlato il Testone e il Canu,
sarà per la prossima volta. Neanche il rientro è immune
da problemi, soprattutto nel solito pozzetto che mi costringe
a una lotta infinita per tirar su i tubolari che non ne
voglion sapere. È una lotta che mi vede vincitore..
ma solo dopo aver terminato le mie energie e
il campionario di bestemmie del caso!
È tardi.. sono le 22:30 quando torniamo all’esterno.
È stata dura ma, come sempre, bellissima!


Una cosa è certa.. noi, le grotte,
se son facili non le vogliamo!!


A presto
Gianfranco Fancello

2 commenti:

  1. Mamma mia che risate.... certo che potevi farti aiutare dai due topi speleo.... quanta fatica avresti risparmiato???
    hehehe

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  2. Che dire, Nurachi è proprio una grotta nuova in tutti i sensi, sifoni che non sifonano, pozzi strettissimi e poi la chicca finale, la presenza di topi...già non proprio la compagnia ideale...adesso bisogna capire se la loro presenza e sinonimo di altro ingresso verso l'esterno o che cosa...e naturalmente bisogna riprendere a scavare nei famosi punti soffianti !!!!

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