per continuare l’opera di disostruzione
sul fondo della Voragine già visitata
dai miei colleghi scavatori lo scorso weekend.
La giornata è fredda e promette qualche precipitazione
ma la curiosità di scoprire qualcosa di interessante
è più forte della paura del freddo e quindi via.. si parte.
Siamo in 6: io(Gianfranco F.), Prospero, Daniele,
Vincenzo, Gianfranco C., Gianluca.
Che non sarà una giornata calda si vede dalla neve
che sul bordo della strada ci accompagna sin da Campu Oddeu,
ma si sa, i muli son testardi e quindi continuiamo
finchè non arriviamo a destinazione.
Ci si divide il materiale sia per attrezzare la calata di circa 30 mt
della voragine e sia i soliti vari utensili
che ci permetteranno di scavare.
L’avvicinamento a piedi è breve, 10 minuti circa,
tutti belli imbacuccati giungiamo ai bordi del pozzo
e velocemente ci prepariamo per la discesa.
Oggi lascio (molto volentieri) l’incombenza
dell’attrezzamento a Gianluca mentre il bravo Canu
controlla che chi segue il Presidente non combini danni
durante le manovre sulle corde.
Io aspetto pazientemente il mio turno e quando finalmente arriva
mi affretto a scendere per sfuggire alla morsa del freddo
che si fa sempre più pungente.
La discesa è gradevole, sarà il fatto che piano piano
i miei arti riacquistano la dovuta sensibilità,
mi piace e raggiungo gli altri.
L’ultimo a scendere è il mio omonimo
e una volta toccato il fondo iniziamo i lavori di disostruzione.
Tutto procede bene e il livello continua ad abbassare
finchè non mi vedo costretto a piantare un tassello
per fissare una carrucola che ci consentirà di tirar
su il secchio più agevolmente.
La paura di qualche nevicata e la consapevolezza
di non dover rischiare fa si che
dopo un fugace pranzo, consumato nelle posizioni
più disparate e disperate,
si inizi con la trafila delle pedalate per la risalita
. Per fortuna la temuta neve non arriva
e riusciamo a tornare alle macchine tranquillamente,
ormai è buio e riprendiamo la strada per il rientro…
ma le avventure non sono finite,
infatti la macchina di Daniele pensa bene di fare le bizze
e ogni tanto dobbiamo fermarci
per far raffreddare il motore,
per nostra fortuna durante una di queste soste
quando ormai il nevischio comincia a scendere,
troviamo ben nascosta in macchina
una bottiglia di mirto, certo,
sappiamo bene che non ci riscalderà…
ma provateci voi a dire di no a un bicchiere di mirto…
Considerazioni: i lavori procedono spediti,
speriamo di trovare presto la possibilità di proseguire..
le potenzialità della zona sono ormai note a tutti….quindi…..
…..A presto
Gianfranco F.
Eh si...non si può dire certo che ieri sia stata una bella giornata...c'era un freddo...per fortuna che c'era la macchinabar di Daniele...che si è fatta perdonare i vari imprevisti del viaggio!:-) Brrrr...la prossima volta mi vesto anche io da pantera rosa ..vero Gianlu?!!
RispondiEliminaCiao
Prospero
Io spero che la fessura da cui tira un po' d'aria ci faccia scoprire qualcosa di interessante!! c'è da lavorarci ancora magari con una "cura " più incisiva!!! vediamo un po'!!
RispondiEliminasaluti
Gianfranco Canu
ps.complimenti a Zorvinu per il post!!ottimo
la ringrazio Dott. Canu........ e mandi i miei saluti a Tex....
RispondiEliminaEbbene si, l'età avanza e gli acciacchi pure... non avevo mai indossato un sottotuta, ottimo acquisto, certo il colore lascia un pò a desiderare, poco male...lo voglio riutilizzare quanto prima, il che significa riandare a scavare a Nurachi o continuare nel Flumineddu...in entrambi i casi urgono cure idonee e appropriate!!!!
RispondiEliminaA presto
Gianluca
Bellissima escursione, interessante e divertente!!! mi son divertito un mondo grazie a tutti...
RispondiEliminaQueste uscite servono ed impari molte cose importanti..E l'insegnamento di quessta uscita è che devo mettermi a dieta visto che per chiudermi l'imbrago eravamo in tre!! Saluti a tuttiiiiii .. Vincenzo