giovedì 16 ottobre 2008

VIA FERRATA + PENTUMAS

Così sia, ebbene sabato ci siamo prodigati
in delegazione CSAD (io Gianfranco Canu)
e in delegazione SPECUS (Marinella, Giuliano e Stefano)
ad affrontare la sospirata FERRATA DI BADDE PENTUMAS.

L'appuntamento è fissato alle 8 a Lanitto,
presso il rifugio degli amici Olianesi.
La trovo ad aspettarmi gli amici dello Specus ed apprendo
che 8 di loro faranno la codula e che noi
dovremmo raggiungere alle 12.30 circa
all'attacco del primo salto.
Bando alle ciange e partiamo alla volta della fine di Pentumas
dopo il rifugio Sa Oche da dove rapidamente,
risaliamo la codula dopo aver disarrampicato l'ultimo saltino.

Alle nove e mezza circa siamo nei pressi
del grande anfiteatro da dove già si intravede
un pezzo di ferrata, il solo guardarla dal basso
mette un po' di ansia ma...siamo abbastanza decisi.
Così affrontiamo la ripida pietraia che ci porta
al vero e proprio attacco della via.
Troviamo infatti il famoso "udulu" con afianco la scritta K13:
é LEI!!!
Indossiamo gli imbrachi, longes da ferrata e casco, siamo pronti.
Attacca il prode Giuliano ed iniziamo l'arrampicata
che porta subito ad un traverso facile ed iniziamo a salire,
subito poi troviamo una specie di rosario di corda (sembra da mare!!)
utile per risalire ancora di qualche metro,
a seguire ancora un cordino (penso per stendere!!!),
che ci porta ora decisamente in alto ed iniziamo ad intravedere
dall'alto il bellissimo anfiteatro carsico.

Camminiamo ancora un po' su passaggi esposti e seguendo dei bollini verdi,
siamo giunti al attacco vero e proprio della ferrata.

Lo spettacolo che si presenta è maestoso e imponente.
Ma la nostra attenzione è ora focalizzata sul primo
vero passaggio molto esposto: un traverso
con cavetto di acciaio un po' datato,
doppiato con una corda fissa.

Parte Giuliano e scompare alla nostra vista
commentando ciò che lui vede ovvero: /pochi appigli vuoto sotto./!!!
Siamo un po’ tesi ma sempre decisi affrontiamo
il passaggio con "coraggio", ogni tanto sentiamo qualche rumore...
sono le nostre budella un po'frastornate dall'altezza

Fatto questo traversiamo facilmente, poi la ferrata piega
e tocca di affrontare il diedro, che è protetto benissimo
da una catena ben disposta e a parte qualche acrobazia
per tirarsi su con le braccia lo superiamo senza difficoltà
ma devo dire con grande cagarella
perché questo è un passaggio con ottime sicure,
ma molto moooolto esposto.
In compenso lo spettacolo che si gode da lassù è qualcosa diimpagabile,
più si sale più le emozioni sono forti ed anche
il piccolo gruppo prende sempre più coraggio
e ci si affiata sempre più come spesso accade
quando si fanno queste cose. Ora un bel traverso,
ben protetto ma decisamente "aereo" ci aspetta,
poi ancora un diedro, questa volta un po' meno complicato
del primo ma sempre spettacolare che
percorriamo sempre con grande emozione.


Infine siamo su con sullo sfondo la bella valle di Lanaitto
in una giornata di sole stupenda e con degli amici fantastici:
La domanda che faccio a loro dopo l'uscita dalla ferrata è

"Quando la rifacciamo???",

e questo la dice lunga sulla bellissima esperienza.
Ma l'avventura non finisce qui, infatti risaliamo il lato dx diPentumas
e ci incammiamo per raggiungere l'altro gruppo di otto persone
che ci aspettano all'attacco del primo salto di Pentumas..
ma a questo vorrei dedicare un altro post...
visto poi il dilatarsi del tempo all'interno della codula ....
Per quanto riguarda la ferrata l'esperienza è stata fantastica
ed emozionante sopratutto perché portata a termine
con delle splendide persone.


Dal punto di vista escursionistico
è veramente da fare e gli armi sopratutto nel primo pezzo
anche se sono datati, come dicono, sono abbastanza sicuri.

Il panorama che si gode da lassù è unico, ci si sente veramente piccoli..
ripeto è da RIFARE..

A presto


Gianfranco Canu

8 commenti:

  1. Ciao!! Dio che bella!! Quanto avrei voluto esserci!! Ma visto che è da rifare... prometto Gianfrà... stavolta ci devo essere... Un saluto a tutti!! Beni

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  2. Mi piace....bello,bello....fare,fare!!

    Gian Nicola

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  3. Allora, io mi aggiungo a Benedetta e con Canu siamo già in tre, chi è il prossimo? caro direttore di corso, se ci sei batti un colpo...
    Ps bella Gianfrà, complimenti x l'escursione e x il post...
    Gianluca

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  4. Ottimo post.. bravo Gianfranco!!! Grazie per le emozioni che ci trasmetti e soprattutto per le informazioni sullo stato effettivo della ferrata. In questo modo ci invogli ancora di più a provarla.
    Gianfranca GGN

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  5. Grazie a tutti ma, ripeto, dovete farla!! Quando vogliamo...
    Ottima organizzazione del rifugio PICAVE (SA SSUA!!) devo dire, buon vino ed eccellente compagnia!!
    BRAVI BRAVI.
    Ciao
    Gianfranco Canu

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  6. Grazie Gianfranco per essere stato uno dei quattro assieme al tuo simpatico stomaco,mi sono divertita ed emozionata di fronte a spettacoli di straordinaria bellezza...che ne pensa il tuo stomaco di andare a vedere l'alba da lassù,che so ad Aprile per esempio,molotov consentendo....
    bacetto marinella

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  7. Marine', a costo di lasciare il mio stomaco a casa (cosa un po'difficile perchè adoro mangiare)penso che ci andremo volentieri!!!!!:-)). Deve essere bellissimo in quel periodo..La molotov però la riserviamo per il dopo escursione...potrebbe esplodere in momenti inopportuni sulla ferrata..!!
    Bacioni
    Gianfranco Canu

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  8. ..che sspettacolo Amici..Canu,ma quante ne sai..quando andrete non sò se verrò..troppo in alto,voi siete fuori di testa,non ho capito perchè andate in questi posti pericolosi..no-no..vi aspetto al bar di su gologone o al rifugio PI.CA.VE..!!!

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