Per la felicità del nostro Marcello Moi,
anche noi cominciamo ad avvicinarci alla realtà
di quel Sistema carsico nel Flumineddu
che tante soddisfazioni sta regalando.
Questa volta siamo io (Gianfranco F.), Marilina,
Gianluca The President e Luciano.
Partiamo col solito ritardo che sono le 7:30 del mattino,
la strada verso il Flumineddu è lunga
e la guida sportiva di Luciano,
sugli sterrati che ci porteranno in prossimità della grotta,
ci impedisce di riaddormentarci.
Il trekking che segue di avvicinamento è abbastanza leggero,
salvo l’ultimo tratto in forte discesa che mette
a dura prova le ginocchia
(in quel momento penso già a quando dovrò risalirlo..).
Arrivati all’ingresso della grotta ci fermiamo a riposare
e ad abituarci alla temperatura che troveremo li dentro,
infatti l’aria che fuoriesce dall’ingresso è piuttosto fredda,
soprattutto se paragonata a quella esterna
che sicuramente supera i 30 gradi.
anche noi cominciamo ad avvicinarci alla realtà
di quel Sistema carsico nel Flumineddu
che tante soddisfazioni sta regalando.
Questa volta siamo io (Gianfranco F.), Marilina,
Gianluca The President e Luciano.
Partiamo col solito ritardo che sono le 7:30 del mattino,
la strada verso il Flumineddu è lunga
e la guida sportiva di Luciano,
sugli sterrati che ci porteranno in prossimità della grotta,
ci impedisce di riaddormentarci.
Il trekking che segue di avvicinamento è abbastanza leggero,
salvo l’ultimo tratto in forte discesa che mette
a dura prova le ginocchia
(in quel momento penso già a quando dovrò risalirlo..).
Arrivati all’ingresso della grotta ci fermiamo a riposare
e ad abituarci alla temperatura che troveremo li dentro,
infatti l’aria che fuoriesce dall’ingresso è piuttosto fredda,
soprattutto se paragonata a quella esterna
che sicuramente supera i 30 gradi.
I primi metri di grotta sono caratterizzati da varie discenderie
e piccolissime calate su ambienti stretti e poco agevoli.
e già qualcuno si chiede se non era meglio una giornata in spiaggia!
Però si va avanti fino a quando ci si affaccia
alle prime discese vere e proprie su corda.
Dal punto di vista prettamente geologico
la grotta è interessantissima, la nostra futura geologa
è al settimo cielo davanti a queste meraviglie,
in più i vari salti che si susseguono sono sempre più belli
e ci attirano sempre più verso il basso.
Come una calamita veniamo attratti sempre più giù
ma ai -180 metri, dopo una rapida consultazione
decidiamo di iniziare la risalita,
piacevole e spettacolare per quasi tutta la sua altezza,
un po’ meno (come all’andata) nell’ultimo tratto vicino all’ingresso,
ma anche li ce la caviamo con i soliti lividi post-grotta.
Lo scopo della escursione non era comunque continuare
i lavori ma fare un primo tratto della grotta
per iniziare a conoscerla visto che c’è la voglia
in futuro di dare una mano a coloro che da tempo
con tanti sacrifici stanno portando avanti le esplorazioni.
Sicuramente non abbiamo visto la parte più bella della grotta,
ci saranno sicuramente altre occasioni
e spero di averne presto la possibilità.
Giornata molto bella, come sempre in ottima compagnia.
Menzione particolare a Marilina
che dopo un anno dal suo incidente di Su Bentu
torna a riassaporare con più tranquillità le emozioni
che solo le “vere” grotte regalano.
Bentornata !
che dopo un anno dal suo incidente di Su Bentu
torna a riassaporare con più tranquillità le emozioni
che solo le “vere” grotte regalano.
Bentornata !
Gianfranco F.
Cari giovani complimenti per le foto e un in bocca al lupo per Marilina che ha coraggiosamente affrontato una cavità impegnativa superando quel fattaccio di "Su Bentu"(!).
RispondiEliminaCiao
GFC
ps.Alleluja AhhLeluja!!!
Crepi il lupo..e grazie a tutti!finalmente ho riprovato emozioni che non ricordavo da un annetto..la tensione era a 1000 tanto che la sera prima non riuscivo a prender sonno.Ma montato il discensore..chiave doppia chiave e giù per i meravigliosi meandri e pozzi di una grotta che mai avrei pensato di fare quest'anno! grazie ai miei compagni per l'aiuto in certi passaggi!...Son tornata e moh son c...i !!!!ah ah
RispondiEliminaSaluti
MARI
..mi sà che è un'escursione che mi lascerà il sorriso sulle labbra per una settimana..mi avete fatto felice..peccato per GCanu..che c..o che hai!!!!
RispondiEliminanon è detto che domenica si possa organizzare il vero istettai..
e dopo il VPF ora è tempo di Istettai... ma sul serio stavolta!!
RispondiEliminaBRAVI RAGAZZI CHE ALLA SPIAGGIA HANNO PREFERITO VPF!! MICA COME ME!! UN ABBRACCIO E A PRESTO... MAGARI PER ISTETTAI VERA!!! VERO LU?? BENEDETTA
RispondiEliminaDi Istettai conservo due ricordi: 1)il FREDDO, non l'ho mai sofferto così tanto in grotta
RispondiElimina2)la conseguente cura a base di antibiotici, x una settimana, con dosi da cavallo che il mio medico mi ha dato dopo essermi buscato una mezza influenza a causa di quel freddo cane...
chiudo con un auspicio e con un augurio, a mente fredda dico io entro di nuovo, ma questa volta giuro che mi coprirò ben bene sembrerò tipo un eschimese al polo nord, ma il freddo non mi frega di nuovo
Gianluca
bella Gianlu, è sempre bello avere ricordi di una grotta, però magari di una grotta già fatta, visto che domenica eri al VPF e non a Istettai.... SCHERZETTO!!!
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